Qual è il miglior metodo di apprendimento per il tennis? La domanda non fa tanto riferimento a una tecnica particolare, ma piuttosto alle possibilità che un principiante (o un adulto che per anni aveva appeso la racchetta la chiodo) può avere per cominciare a praticare il tennis, possibilità che, in effetti, sono diverse. Chi ha meri scopi ludici può tranquillamente organizzarsi con qualche amico più esperto, accontentandosi di passare qualche ora di svago alla settimana; non c’è niente di male in questo, ma certamente si deve essere consapevoli che siamo e resteremo a livello di semplice hobby.
I corsi collettivi: sì o no?
Un’altra scelta che si può prendere in considerazione è quella dei corsi collettivi. Sulla loro bontà i pareri fra gli esperti sono discordi.
C’è chi li considera un buon compromesso fra qualità e prezzo, mentre altri li considerano una vera e propria perdita di tempo, utile soltanto a quegli insegnanti che puntano semplicemente “a far cassa”.
Probabilmente la verità sta nel mezzo: i corsi collettivi non sono certo la strategia ottimale per imparare a giocare a tennis, ma possono comunque rappresentare un buon primo passo per imparare i primi rudimenti di questo sport e aiutarci a capire se veramente vogliamo dedicarci con grande passione a questa disciplina.
Peraltro, corsi svolti in gruppi non troppo numerosi permettono di svolgere un allenamento fisico non eccessivamente blando e mettono a confronto avversari che giocoforza hanno caratteristiche diverse; ne consegue il dover affrontare una certa variabilità di situazioni e questo non può che giovare in termini di esperienza.
Ovviamente, molto dipende anche dall’organizzazione dei corsi; se, per una ragione o per un’altra, si formano gruppi con livelli di gioco troppo diversi, si rischia veramente di fare un buco nell’acqua e scontentare tutti i partecipanti (molti di coloro che si iscrivono ai corsi di tennis sono adulti “di ritorno”, ovvero persone che giocavano in passato e non sono totalmente a digiuno di questo sport e si iscrivono a un corso per ritrovare smalto, continuità fisica e perfezionare la propria tecnica; come facilmente si può intuire ha veramente poco senso predisporre gruppi che al loro interno hanno principianti assoluti ed ex-tennisti amatoriali).

Nel nostro Paese sono ormai 3,1 milioni le persone che praticano il tennis
Con un maestro insieme a un compagno
Sicuramente si tratta di una scelta interessante; ha il vantaggio di farci praticare il nostro sport con un amico o comunque con un compagno al quale ci accomuna la stessa passione per la racchetta unito al fatto che il maestro si dedica esclusivamente a noi.
Ovviamente se ne hanno anche benefici in termini di spesa che viene equamente suddivisa fra i due partecipanti.
Da soli con il maestro
Da un punto di vista tecnico è probabilmente il miglior modo di imparare a giocare a tennis in tempi ragionevolmente brevi. Chi ha velleità agonistiche (tornei e competizioni varie) in genere punta su questa opzione.
Chiaramente una scelta del genere è quella più costosa.