Skyrunning è un termine con il quale si fa riferimento a un insieme di discipline sportive che rientrano nell’ambito più generale della corsa in montagna (anche se non tutti gli autori concordano con questa definizione); in particolare, le competizioni di skyrunning vengono effettuate a quote che superano generalmente i 2.000 metri; si tratta quindi di gare effettuate in ambienti di alta montagna. Le competizioni di skyrunning si svolgono, per la gran parte della loro lunghezza, fuori strada. Generalmente i percorsi sono piuttosto sconnessi e, a seconda dei casi, gli atleti si trovano a correre su tratti rocciosi, erbosi, ghiacciati oppure innevati. Dal punto di vista alpinistico, comunque, nelle gare di skyrunning non si supera mai il secondo grado di difficoltà (alcune difficoltà alpinistiche su roccia e/o neve; pendii di neve e ghiaccio fino a 35°-40°, passaggi di arrampicata elementare).
Le federazioni competenti
Attualmente, le competizioni di skyrunning vengono regolamentate a livello internazionale dalla ISF (International Skyrunning Federation, Federazione Internazionale di Skyrunning), un organismo che a partire dall’anno 2008 ha preso il posto della FSA (Federation for Sport at Altitude, Federazione per gli Sport di Altitudine), organismo nato nel 1995.
La Federazione Internazionale di Skyrunning propone ogni anno un calendario di varie competizioni che, nel loro insieme, costituiscono le cosiddette Skyrunner World Series.
Nel nostro Paese, a livello ufficiale, lo skyrunning fa capo alla FISKY, la Federazione Italiana Skyrunning, organizzatrice del campionato italiano di skyrunning.
Skyrunning: le varie discipline
Come accennato in apertura di articolo, sotto il termine di skyrunning si radunano discipline diverse tra loro che vengono classificate a seconda del chilometraggio totale e del dislivello altimetrico. Basandosi su tali criteri si hanno:
- SkyMarathon
- Ultra SkyMarathon
- SkyRace
- Vertical Kilometer
- SkySpeed
- SkySpeed
- SkyBike.
La SkyMarathon è una competizione che si svolge a una quota di almeno 4.000 metri sul livello del mare oppure supera i 2.000 metri di altitudine con una distanza di 42.195 metri. Sono definite SkyMarathon anche le gare che prevedono un dislivello complessivo (anche non consecutivo) di almeno 2.000 metri e che abbiano una lunghezza superiore ai 20 km nonché le gare che si svolgono su percorsi pianeggianti (+/- 250 m) a una quota uguale o superiore a 4.000 metri e sulla distanza di 42.195 m.
Una SkyMarathon può essere svolta su percorsi diversi fra loro (sentieri, rocce, percorsi innevati o ghiacciati ecc.); i tratti in asfalto devono essere inferiori al 15%.
L’Ultra SkyMarathon è una competizione simile alla SkyMarathon, ma che supera di oltre il 5% i parametri della SkyMarathon; il dislivello minimo è di 2.500 metri.
Una SkyRace è una competizione che si svolge tra i 2.000 e i 4.000 metri di altitudine; la lunghezza minima del percorso deve essere superiore ai 20 km (tolleranza -10%), ma non deve oltrepassare i 30 km (tolleranza ammessa 5%).
Il Vertical Kilometer è una competizione che prevede 1.000 km di dislivello tra partenza e arrivo; la lunghezza del percorso non supera i 5 km. Sono previsti tre livelli di altitudine, ovvero da 0 a 1.000 m; da 1.000 a 2.000 m, da 2.000 a 3.000 m; la tolleranza prevista è del 5%.
Con il termine SkySpeed si identifica invece una competizione con 100 o più metri di dislivello e una pendenza superiore al 33%.
Lo SkyBike, infine, è una disciplina che prevede l’utilizzo di una bicicletta da corsa (o di una MTB) su un Vertical Kilometer.
Il calendario stilato dalla ISF prevede prove di SkyMarathon, Ultra SkyMarathon, SkyRace e Vertical Kilometer. Vengono poi organizzati diversi eventi speciali.
La federazione del nostro Paese organizza ogni anno il Campionato Italiano di Skyrunning; praticamente ogni anno vengono selezionate da un minimo di 6 a un massimo di 9 gare che fanno parte del calendario nazionale distribuite in almeno 5 regioni italiane; in ognuna di queste competizioni vengono assegnati dei punti ai vari partecipanti a seconda del loro ordine di arrivo; si parte dai 100 punti attribuiti al primo classificato, si passa a 88 punti per il secondo, 78 punti per il terzo e così via fino a ad arrivare a due punti per il quarantesimo classificato; questo per quanto riguarda gli skyrunner di sesso maschile; per quanto concerne le donne, si utilizza la medesima scala, ma i punti vengono assegnati soltanto alle prime quindici donne della classifica. Alla fine si sommano i punti ottenuti per i quattro migliori piazzamenti della stagione (di cui almeno uno per ogni specialità di skyrunning); l’atleta che ha cumulato il punteggio più alto diventa campione italiano.
Lo skyrunning secondo Luca Pellicioli
Lo skyrunning è la corsa in alta quota o, in modo più filosofico, la corsa del cielo, una disciplina sportiva nata all’inizio degli anni ’90, anche se tracce di questo modo di interpretare la corsa e la montagna si trovano già diversi anni prima.
Possiamo considerare lo skyrunning come l’unione della corsa con la montagna e quindi la massima espressione e sintesi di un’originale filosofia di interpretare queste due specialità.
Negli ultimi anni sempre più persone si sono avvicinate a questo sport e il panorama delle competizioni nazionali e internazionali si è notevolmente ampliato.
Alcuni atleti provenienti dalla corsa in montagna o dalle gare di lunga distanza (cross, gare su strada, mezze maratone e maratone) si avvicinano a queste competizioni con uno spirito agonistico e competitivo puro; altri invece partecipano semplicemente per divertimento e per sfidare i propri limiti e la propria resistenza fisica.
Le gare di skyrunning si disputano a quote considerevoli comprese tra i 2.000 e i 4.000 metri, con notevoli dislivelli e con una lunghezza del percorso gara che varia dai 25 ai 50 km.
I percorsi possono comprendere tratti innevati o ghiacciati la cui difficoltà alpinistica non supera però il secondo grado. Necessitano quindi di un’adeguata preparazione tecnica e di una cura dell’alimentazione e dell’equipaggiamento da utilizzare.
Le gare di skyrunning si svolgono spesso in meravigliosi scenari dalle montagne delle Alpi alle cime del Colorado sino agli altipiani tibetani.
Aspetto interessante è che, parallelamente ad alcune di queste competizioni, vengono svolte anche ricerche scientifiche per monitorare alcuni parametri degli atleti come lo stress psicologico, l’ipossia, lo sforzo muscolare, al fine di raccogliere dati per lo studio e la ricerca della fisiologia e della biochimica umana in alta quota.
Per tutte queste caratteristiche lo skyrunning si differenzia e non appartiene alla categoria delle corse in montagna.
L’amore per la montagna e per la corsa accomuna tutti questi “corridori del cielo”, uomini e donne in grado di sostenere immensi sforzi comunque ripagati dalle emozioni che gare di questo genere sono in grado di farti assaporare.