Il tema della sicurezza sugli sci non è argomento di poco conto. La nostra opinione sulla pericolosità dello sci è chiaramente espressa nell’articolo Sci alpino al paragrafo Lo sci è uno sport pericoloso? che invitiamo caldamente a consultare. Lo sci è uno sport che può essere causa di infortuni anche molto seri che in alcuni casi possono rivelarsi come traumi irreversibili. Appare quindi decisamente sensato cercare di ridurre, per quanto possibile, le probabilità di incorrere in un infortunio; sfortunatamente molti sciatori minimizzano l’importanza di una seria prevenzione degli infortuni sciistici aumentando quindi il rischio di incidenti. Le principali cause di infortunio nella pratica dell’attività sciistica sono sostanzialmente tre: 1) preparazione fisica inadeguata; 2) sciare da stanchi; 3) mancato rispetto delle norme che regolano il comportamento sulle piste da sci. La pratica dello sci (ma il discorso vale per tutte le attività sportive) richiede un’adeguata preparazione fisica; affrontare uno sforzo fisico quando il nostro organismo non è preparato in modo ottimale per sostenerlo può avere effetti decisamente deleteri.
Visto quanto sopra è quindi opportuno prepararsi in modo tale da avere una buona base aerobica e una discreta resistenza alla forza. Sfortunatamente molte persone arrivano alla stagione sciistica totalmente impreparati dal punto di vista fisico tant’è che generalmente, prima di iniziare la stagione, viene consigliata la ginnastica presciistica (che dovrebbe iniziare almeno un paio di mesi prima di recarsi sulle piste) per cercare di ovviare almeno in parte a tale problema; a onor del vero, per non farsi cogliere impreparati dal punto di vista fisico, basterebbe essere soggetti sportivi durante tutto il corso dell’anno. Chi, tanto per fare un esempio, pratica la corsa con continuità allenandosi costantemente non dovrebbe assolutamente avere problemi dal punto di vista della preparazione fisica.La preparazione più specifica, legata alla pratica sciistica, verrà da sé, l’importante è non arrivare all’appuntamento con la neve totalmente impreparati. Ovvio quindi che lo sciatore che più rischia l’infortunio è quello che pratica lo sci come unica attività fisica per due o tre mesi l’anno.
Anche lo sciatore più allenato però può avere problemi se scia ignorando totalmente la stanchezza; a seconda di come la si affronta, una giornata sugli sci può essere veramente impegnativa e di conseguenza oltremodo stancante; è bene quindi fare in modo di recuperare adeguatamente. Forzare in maniera eccessiva ignorando le richieste di riposo che giungono dal nostro organismo non è una scelta che denota saggezza.
E la velocità? Appaiono a tutti ovvie le differenze che possono esserci se si cade mentre si sta sciando a una velocità di 15 km/h oppure se lo si fa mentre stiamo sfrecciando a 60 km/h; più andiamo veloci più il rischio di farsi male aumenta.
Altrettanto ovvio è che non è solo la velocità a influire sull’aumentato rischio di infortunio; l’abilità dello sciatore ha un ruolo fondamentale; sciare a 40 km/h può essere normale e sicuro per alcuni sciatori, ma estremamente rischioso per altri. Ogni sciatore ha una velocità che non dovrebbe oltrepassare perché non avrebbe la possibilità di gestire un’eventuale situazione d’emergenza; tale velocità viene da molti definita come velocità critica; negli sciatori principianti la velocità critica è generalmente piuttosto bassa, anche meno di 20 km/h, mentre in uno sciatore professionista può tranquillamente superare i 100 km/h; quello della velocità critica è un parametro variabile dipendendo dalla preparazione atletica del momento, dalle condizioni fisiche e mentali, dal tipo di fondo, di pendio, dal grado di affollamento delle piste ecc.
L’affollamento delle piste è un parametro che deve essere sempre preso in considerazione; se la pista è molto affollata non possiamo sciare arrivando al nostro limite di velocità critica; sarebbe pericoloso per noi e per gli altri; dovremo pertanto adattarci al contesto limitando le nostre pretese e scegliendo stili di sciata compatibili con la situazione.

Atleta impegnato in una competizione di discesa libera
I salti nello sci: consigliabile non rischiare
Le acrobazie nello sci non sono salutari; com’è facilmente intuibile, eseguire i salti con gli sci è molto più pericoloso della normale attività sciistica; questo vale per tutti, esperti o meno. Il rischio di infortunio comunque è molto più elevato in chi si cimenta nei salti; ne è prova il fatto che nello snowboard, una disciplina fortemente contagiata dalla “mania” per le acrobazie, gli incidenti sono il doppio più frequenti rispetto alla comune pratica sciistica. Chi proprio non intende rinunciare alle acrobazie sciistiche, oltre a essere veramente esperto, dovrebbe praticare questa attività eseguendo salti non troppo alti, morbidi, in zone di atterraggio ben visibili e soprattutto con la neve morbida.
Salti o no, la caduta nello sci è sempre in agguato; ovviamente, più si è esperti e meno dovrebbero essere frequenti le cadute.