È facile imparare a sciare? Relativamente. Lo sci è, in effetti, una disciplina di una certa complessità; per fare una discesa su un normale pendio possono essere sufficienti alcune ore passate a far pratica, ma prima di poter dire di avere veramente imparato a sciare si devono superare numerosi scogli, soprattutto tecnici. Molti sciatori, probabilmente la stragrande maggioranza, prendono qualche lezione con un maestro di sci, imparano a scendere su ogni pendio e non approfondiscono oltre la loro cultura sciistica. La padronanza degli sci può essere acquisita con relativa facilità, ma la tecnica di sciata richiede un impegno e una costanza non comuni; è quindi consigliabile essere seguiti da chi può evitare certi errori e “vizi” molto difficili da rimuovere una volta acquisiti e consolidati. Si deve tenere sempre bene a mente che applicarsi con costanza prima, anche se più faticoso, si rivelerà estremamente gratificante in seguito perché meglio sappiamo sciare e più potremo divertirci sulle piste da sci.

Un’ora di lezione con apposito maestro da sci costa dai 30 ai 60 euro; il prezzo dipende anche dalla località.
Sci: i vecchi livelli di abilità
Fino all’anno 2018, l’AMSI (Associazione Maestri Sci Italiani) classificava l’abilità del singolo sciatore utilizzando tre livelli:
- livello bronzo
- livello argento
- livello oro.
Ogni livello prevede due sottolivelli: base e avanzato; analizziamoli brevemente.
Livello bronzo – Viene eseguito su piste da sci azzurre (quelle con lieve pendenza, ben battute e uniformi). Al sottolivello base si imparano la sequenza di curve a spazzaneve (si apprende a rimanere in equilibrio, a controllare la velocità e a cambiare direzione) mentre nel sottolivello avanzato si impara la sequenza di virate (riavvicinamento e parallelismo degli sci e angolazione).
Livello argento – Viene eseguito su piste azzurre e rosse). Al sottolivello base si impara la sequenza di cristiania di base (appoggio del bastoncino, gestione dello spigolo, azione di guida dello sci, gestione del piegamento-estensione). Al sottolivello avanzato si impara la sequenza di cristiania (traslazione, indirizzamento e guida degli sci, adattamento a diversi archi di curva).
Livello oro – A questo livello si possono affrontare anche le piste nere. Al sottolivello base si impara la sequenza di curve condotte (mantenimento della centralità, incremento della coordinazione e adattamento a diversi archi di curva); al sottolivello avanzato si impara la sequenza di curve agonistiche di base (perfezionamento del gesto motorio, gestione della centralità in velocità e adattamento a diversi archi di curva).
Uno sciatore a livello oro avanzato è in grado di affrontare qualsiasi pendenza, può superare agevolmente gobbe e frequentare piste non battute.
Superati questi livelli la successiva fase è rappresentata dalla tecnica di gara, ovvero la sciata fra i pali.
I nuovi livelli di abilità secondo la nomenclatura FISI
Nel 2018, la Federazione Italiana Sport Invernali ha modificato il metodo con cui si valutavano i livelli di abilità:
Livello 1: Sciata a spazzaneve.
Livello 2: Curva elementare (la vecchia virata).
Livello 3: Curva base, a sci paralleli, senza appoggio del bastone.
Livello 4: Curva intermedia di base, con appoggio del bastone (il vecchio cristiania di base).
Livello 5: Curva intermedia, con variazione dell’arco di curva.
Livello 6: Curva intermedia avanzata (il vecchio cristiania).
Livello 7: Curve sportive Italia – la migliore espressione dello sci italiano – nei tre archi di curva: corto raggio, arco medio (la cosiddetta serpentina) e arco ampio.