Le regole del padel derivano da quelle del tennis anche se vi sono certamente alcune differenze, considerato anche l’utilizzo delle pareti laterali e di fondo. Per quanto non specificato nell’articolo ci si dovrà quindi riferire alle regole del tennis. Nota importante: Le regole del padel sono l’oggetto di questo articolo, ma prima di addentrarci specificamente nella questione è necessario chiarire un aspetto che non è solo linguistico. Infatti, sebbene la parola padel sia stata introdotta dagli spagnoli per definire un gioco che alla sua nascita si chiamava in realtà Paddle Corcuera (nome dato dall’inventore medesimo sulla base del termine inglese precedentemente utilizzato per definire un gioco simile), va considerato che oggi esiste effettivamente anche il paddle tennis che è uno sport ancora differente sia dal tennis che dal padel: è simile a entrambi ma con caratteristiche un po’ differenti e regole specifiche.
Le regole del padel – Racchetta e palline
Racchetta: il manico ha le seguenti misure massime: lunghezza 20 cm, larghezza 5 cm, spessore 5 cm.
La testa ha lunghezza variabile ma sommata a quella del manico non deve superare in totale 45,5 cm; la sua larghezza massima è di 26 cm e lo spessore massimo di 3,8 cm.
La superficie di battuta, nella zona centrale, è forata da un numero indefinito di buchi circolari con diametro da 9 a 13 mm ciascuno. Entro la superficie può esserci una zona periferica di 4 cm, misurata dal bordo esterno della racchetta, in cui i fori possono avere dimensione e forma differenti, purché non modifichino l’essenza del gioco. La superficie di battuta, uguale nei due lati, può essere piana, liscia o rugosa.
La racchetta deve essere libera da oggetti adesivi o altri dispositivi diversi da quelli usati esclusivamente per limitare o prevenire l’usura o le vibrazioni oppure per distribuire il peso.
Racchetta da padel: come scegliere quella perfetta.
Palline: la palla è una sfera di gomma con una superficie esterna di colore bianco o giallo. Il suo diametro varia tra 6,35 e 6,77 cm ed il suo peso tra 56,0 e 59,4 g. Deve avere un rimbalzo compreso tra 135 e 145 cm, se lasciata cadere su una superficie dura da 2,54 m.
La palla deve avere una pressione interna tra 4,6 e 5,2 kg per ogni 2,54 centimetri quadrati. Quando si gioca a più di 500 m di altitudine sul livello del mare, si può usare un altro tipo di palla, identica a quelle già descritte, tranne per il rimbalzo che deve essere compreso tra 121,92 e 135 cm.

Le regole del padel derivano da quelle del tennis
Regole del padel – Campo e modalità di gioco
Il padel è uno sport di squadra e si gioca in quattro, due contro due. Esistono alcuni campi per la pratica individuale che però principalmente si usano per l’allenamento e non per competizioni ufficiali.
Il campo è lungo 20 m e largo 10, con muro delimitante alto 3 m su gran parte dei lati e 4 m sulla parete di fondo. Le porzioni di parete più a ridosso della rete sono costituite da una griglia metallica, che rende imprevedibile il rimbalzo, mentre i restanti pannelli sono generalmente in vetro. Pareti e griglia metallica sono parte dell’area di gioco.
Anche in considerazione del materiale di cui è composta e per la ristrettezza dello spazio di gioco, per ragioni di sicurezza è obbligatorio impugnare la racchetta facendo uso del cordino di sicurezza. È proibito colpire la pallina lanciando la racchetta. La pallina può essere colpita solo con la racchetta. Se la pallina tocca qualsiasi parte del corpo o l’abbigliamento di un giocatore è punto per gli avversari.
È permesso un solo tocco: se accidentalmente si colpisce la pallina due volte prima di mandarla nel campo avversario è punto per gli avversari.
La palla può essere colpita indifferentemente da uno (e solo uno) dei due giocatori della squadra in qualsiasi zona del campo, al volo o dopo un solo rimbalzo per terra.
Affinché la pallina rigiocata sia buona deve rimbalzare per terra nel campo avversario prima di colpire le pareti di fondo o le pareti e la rete metallica laterali. Se gli avversari non colpiscono la pallina prima del secondo rimbalzo per terra si realizza il punto.
È possibile rimandare la pallina nel campo avversario facendola rimbalzare su una o più pareti del proprio campo ma non sulla rete metallica e a condizione che il rimbalzo successivo avvenga per terra nel campo avversario.
Se la pallina rimbalza nel punto di unione tra il pavimento e la parete si considera buona.
Se un avversario colpisce la pallina e questa esce dal campo dopo il rimbalzo per terra è considerata ancora in gioco. È possibile rigiocarla verso il campo avversario prima del secondo rimbalzo facendola passare dalla porta o al di sopra delle pareti laterali.
Se la pallina rimbalza e torna nel campo avversario senza che nessun altro la tocchi è punto per gli avversari.
Elementi esterni come soffitto, luci e sostegni delle stesse non fanno parte del campo. Se la pallina rimbalza su uno di essi è punto per gli avversari. Se la pallina rimbalza in campo e successivamente colpisce un elemento esterno è punto di chi ha effettuato il colpo.
Punteggio: si calcola come nel tennis (15, 30, 40, gioco, set) e si gioca al meglio dei tre set: vince la partita chi vince due set. Nei singoli giochi, in caso di 40 pari (deuce), nel circuito professionistico del World Padel Tour è stata inserita dal 2000 la novità del punto de oro (o killer point) al posto dei classici vantaggi.
A livello amatoriale è invece ancora comune utilizzare la regola dei vantaggi, come nel tennis. Il set si vince infatti al raggiungimento di 6 giochi, con almeno 2 giochi di vantaggio. All’eventuale 6-6, si gioca un tie-break a 7 o ad oltranza fino a che uno dei giocatori totalizza almeno 2 punti di vantaggio.
Regole del padel – Svolgimento del gioco
I giocatori delle due squadre si alternano al servizio e chi serve lo fa per l’intero game: come nel tennis, il servizio è incrociato. Il giocatore che serve comincia dal lato destro e deve indirizzare la palla verso il quadrato di sinistra del campo avversario. Il servizio successivo sarà da sinistra verso destra, e così via. Il servizio deve essere effettuato da dietro la linea, senza calpestarla e senza saltare.
Il giocatore che serve deve fare rimbalzare la palla per terra prima di colpirla e l’impatto non può avvenire al di sopra dell’altezza della cintura del giocatore. La palla è buona se, dopo aver rimbalzato nel quadrato opposto, colpisce la parete laterale o di fondo mentre non è valida se, dopo il rimbalzo, colpisce la rete metallica.
Per chi risponde al servizio non è possibile colpire al volo ma bisogna sempre aspettare il rimbalzo.
Se, al servizio, la palla tocca la rete, si possono verificare le seguenti situazioni:
- tocca la rete e rimbalza al di fuori del quadrato corrispondente: non è buona;
- dopo aver toccato la rete, rimbalza nel quadrato e rimbalza sulla rete metallica: non è buona;
- tocca la rete, rimbalza nel quadrato e rimbalza su una parete: servizio nullo, si ripete;
- tocca la rete, rimbalza nel quadrato ed effettua un secondo rimbalzo in campo: servizio nullo, si ripete.
In caso di errore al servizio il giocatore ha a disposizione un secondo tentativo. Un secondo errore nello stesso servizio assegna il punto agli avversari.
Arbitraggio
La normativa stabilisce che possa esserci arbitraggio attivo o passivo.
Nel primo caso, il gioco è sospeso quando la squadra arbitrale indica le infrazioni del gioco.
Nell’arbitrato passivo i membri della squadra degli arbitri intervengono direttamente quando si verificano ipotesi come un giocatore che tocca la rete, la palla che si infila attraverso di essa o in caso di colpi non corretti; nel resto delle giocate agiscono su richiesta dei giocatori.
Un giudice di sedia è insolito nel padel e viene utilizzato solo in alcune partite di tornei nei quali il regolamento lo prevede espressamente.
Padel – Un po’ di storia
Il padel è uno sport molto giovane.
Si ritiene infatti che sia nato verso la fine degli anni ‘60 in Messico, quando il signor Corcuera, volendosi costruire un campo da tennis nella sua tenuta senza però disporre dello spazio sufficiente, decise di sfruttare un’area più piccola delimitata da muretti (da considerare parte integrante del gioco) e ci aggiunse delle reti metalliche per evitare di dover continuamente recuperare le palline che uscivano dal campo. Nacque così, quasi per caso, il padel.
In breve tempo il padel uscì dai confini messicani per espandersi in Spagna e Argentina, quindi in America e Brasile e successivamente nei paesi europei, primo tra tutti la Spagna e poi anche l’Italia.
Da noi la prima Federazione Italiana Gioco Paddle è nata nel febbraio del 1991 per volere di alcuni appassionati che intendevano promuovere questo sport; l’attività ebbe successo al punto che si unirono alla causa altre associazioni sportive per la sua promozione.
Il padel ha ottenuto il definitivo riconoscimento dal C.O.N.I. nel 2008 che lo ha inserito nell’ambito della Federazione Italiana Tennis.
Nel mondo si stimano oggi circa 12 milioni di giocatori.