La pallanuoto (anche palla a nuoto) è uno sport a squadre presente nel programma dei Giochi Olimpici dal 1900 (pallanuoto maschile) e dal 2000 (pallanuoto femminile). Sicuramente molto meno popolare di altre discipline come calcio, basket e pallavolo, la pallanuoto è praticata soprattutto negli USA, in Europa e in Australia. La pallanuoto è nata nel XIX secolo in Inghilterra e Scozia; le regole sono state codificate nel 1887 da un giornalista e istruttore di nuoto britannico, William Wilson, che inizialmente denominò la disciplina acquatic football, calcio acquatico. Il ranking mondiale vede il nostro Paese in buone posizioni, sia in ambito maschile che in ambito femminile. La nazionale maschile italiana di pallanuoto (detta anche Settebello) vanta diverse vittorie nelle competizioni internazionali; ha infatti vinto tre volte l’Olimpiadi, quattro volte i campionati mondiali, tre volte i campionati europei e una volta la Coppa del Mondo. Anche la nazionale femminile italiana di pallanuoto (conosciuta come Setterosa) ha un palmarès di tutto rispetto: una vittoria olimpica, due vittorie ai campionati mondiali e cinque vittorie nei campionati europei.

La denominazione inglese di pallanuoto è water polo
Pallanuoto – Regole
Lo scopo del gioco della pallanuoto, le cui partite si effettuano all’interno di piscine, è quello di far entrare la palla nella porta avversaria segnando così un punto.
Di seguito daremo alcuni cenni sulle regole basilari di questo sport; chi fosse interessato ai dettagli può consultarli sul sito della Federazione Italiana Nuoto (FIN). Ricordiamo soltanto che le regole vengono elaborate e pubblicate ogni quattro anni dalla FINA, Fédération Internationale de Natation, la Federazione Internazionale di Nuoto, associazione che coordina non solo l’attività agonistica della pallanuoto, ma anche quelle di nuoto, nuoto sincronizzato e tuffi.
Un match di pallanuoto si svolge tra due squadre composte ognuna da sette giocatori (pallanuotisti); i pallanuotisti possono essere sostituiti per un numero illimitato di volte nel corso di una partita; fa eccezione il caso di espulsione definitiva (con obbligo di sostituzione) nel caso un giocatore abbia commesso tre falli gravi.
La partita si effettua in uno specchio d’acqua, in genere una piscina, e gli atleti, nuotando, devono cercare di far entrare il maggior numero di volte possibile la palla nella rete avversaria; quando si fa gol (o rete) e si ottiene un punto.
Per tutta la durata della partita, i giocatori sono obbligati a toccare la mano con una mano sola; ciò non vale per il portiere.
Un match di pallavolo consta di quattro tempi; vince l’incontro la squadra che, al termine del quarto tempo, ha conquistato il maggior numero di punti. Al contrario di quanto stabilito nel basket, nella pallanuoto è prevista anche l’eventualità di un pareggio.
Il campo di gioco della pallanuoto è uno specchio di acqua che, per quanto concerne i match ufficiali, deve essere conforme a quanto stabilito dalla FINA; nella pallanuoto maschile il campo di gioco deve avere una larghezza compresa tra i 10 e i 20 metri; la distanza fra le due porte deve invece essere compresa tra i 20 e i 30 metri.
Nella pallanuoto femminile il campo di gioco deve essere lungo 25 metri e largo 17.
In caso di competizioni FINA il campo di gioco per le squadre maschili il campo deve avere una lunghezza di 33 metri e una larghezza di 20 metri; per le squadre femminili le misure restano quelle citate in precedenza. La profondità minima dell’acqua deve essere di 180 cm in tutti i punti della piscina; ciò vale sia per i maschi che per le femmine.
Lungo il perimetro di gioco devono essere presenti dei segnali, ben visibili e colorati, che indichino le linee di porta e di metà campo (colore bianco), la linea dei due metri (colore rosso) e la linea dei 5 metri (colore giallo).
Il pallone utilizzato nella pallanuoto ha una superficie piuttosto ruvida che ne consente una migliore presa in acqua (si consideri poi che si deve utilizzare una sola mano); la palla pesa dai 400 ai 450 g; la circonferenza va dai 68 ai 71 cm (uomini) o da 65 a 67 cm (donne).
L’abbigliamento dei giocatori di pallanuoto è specifico per l’attività; i maschi hanno il costume a slip, le donne il costume intero; ogni pallanuotista indossa sul capo la cuffia da pallanuoto, la cosiddetta calottina, che riporta un numero; scopi principali della calottina sono quelli di identificare il giocatore e la squadra di appartenenza.
La pallanuoto prevede la presenza di arbitri e giudici di porta.
La durata della partita è suddivisa in quattro periodi; ognuno di essi ha una durata di 8 minuti effettivi; per far sì che la durata sia effettiva, il tempo viene interrotto ogniqualvolta si ha un fallo, si segna un gol o si richiede un timeout. Tra il primo e il secondo periodo e tra il terzo e il quarto periodo è previsto un intervallo di due minuti; tra il secondo e il terzo periodo l’intervallo previsto è di cinque minuti.
Nelle partite dove è richiesto un risultato di vittoria, nel caso il punteggio sia in parità al termine del quarto tempo, si effettua una pausa di cinque minuti e poi si disputano due tempi supplementari di tre minuti ciascuno (con intervallo di due minuti fra il primo e il secondo tempo); in caso di ulteriore parità si procede, similmente a quanto avviene nelle competizioni calcistiche, alla battuta dei rigori.
Nella pallanuoto sono previsti falli semplici e falli gravi; i primi comportano una punizione a favore dell’avversario, ma nessuna sanzione disciplinare; i falli gravi comportano l’espulsione di coloro che li commettono; il giocatore espulso deve recarsi in una zona detta pozzetto e non può rientrare in campo prima di venti secondi. Alla terza espulsione il giocatore non potrà più rientrare in gioco.
Considerazioni
Come facilmente si può intuire, la pallanuoto è uno sport abbastanza faticoso; i ritmi sono generalmente piuttosto sostenuti e il giocatore deve eseguire accelerazioni e decelerazioni nonché cambi di direzione e gesti tecnici non banali.
I pallanuotisti raramente sono mingherlini in quanto, visti i frequenti contatti con gli avversari, è richiesta una certa prestanza fisica. Occorre senz’altro una notevole capacità natatoria, caratteristica fondamentale per eseguire al meglio i vari spostamenti e i gesti tipici di questo sport.
Dal momento che la pallanuoto è un derivato del nuoto, i distretti muscolari maggiormente esercitati sono gli stessi che vengono sollecitati nella disciplina di origine, anche se, rispetto a questa, nella pallanuoto c’è una maggiore sollecitazione negli arti inferiori e nel busto.
La pallanuoto è uno sport che migliora decisamente la coordinazione motoria e la capacità polmonare.
La pallanuoto non è uno sport esente da infortuni; le patologie più frequenti che si registrano fra i pallanuotisti sono di norma sindromi da overuse a carico di spalla, ginocchio, gamba e piedi; fra le problematiche di maggior riscontro in chi pratica il nuoto vanno quindi ricordate la sindrome da conflitto sub-acromiale (impingement di spalla), la sublussazione e la lussazione della spalla mono- e multidirezionale, le tendinopatie a carico della cuffia dei rotatori, patologie del complesso bicipitale, sinoviti, borsiti, artropatie acromio-claveari, l’infiammazione e la rottura del collaterale interno del ginocchio, infiammazione del retinacolo dei tendini estensori del piede.
Altre problematiche che possono colpire chi pratica pallanuoto sono la sindrome dello stretto toracico superiore, l’instabilità articolare mediale del gomito, la sintomatologia dolorosa a carico del legamento collaterale mediale e, in alcuni casi, del margine inferiore e mediale della rotula.
Infine vanno ricordate le lesioni a carico della mano che sono rappresentate da lacerazioni parziali dovute per lo più a violente lateralizzazioni delle dita, dito a martello, fratture delle falangi ecc.