Con la generica espressione indoor cycling si indica l’uso di una bicicletta stazionaria al chiuso.Dovevamo parlarvi di un’interessante (anche se a mio avviso non ottimale) attività che si svolge nelle palestre, ma preferiamo rimandarvi a questo articolo perché siamo stati diffidati dall’usare senza autorizzazione i termini che sono marchi registrati. Poiché non è nostra politica accettare imposizioni sull’informazione, preferiamo astenerci e parlare del generico indoor cycling, cioè l’utilizzo di una bicicletta stazionaria in palestra iniziando con la descrizione di una seduta. La prima fase prevede generalmente un buon riscaldamento; in molte palestre si consiglia di effettuare alcuni esercizi di stretching prima di salire sulla bicicletta (è consigliabile però chiedere al proprio istruttore di mostrare come eseguirli correttamente perché, com’è noto, gli esercizi di stretching possono essere controproducenti se non vengono eseguiti in maniera corretta). Una volta seduti sul mezzo inizia la fase di riscaldamento vero e proprio; è una fase importante della quale non si deve mai fare a meno, quale che sia l’attività fisica che si intende effettuare. Sfortunatamente alla fase di riscaldamento non molti danno l’importanza che essa merita. Nell’indoor cycling la fase di riscaldamento dura circa una decina di minuti; la frequenza della pedalata dovrebbe essere mantenuta sulle 60-70 pedalate al minuto.
Terminata la fase di riscaldamento inizia la fase dell’allenamento vero e proprio; a seconda del livello del praticante, l’istruttore indicherà quali livelli sono più consoni; particolare attenzione deve essere dato alla simulazione della pendenza.
La fase dell’allenamento vero e proprio può andare dai 20 minuti all’ora. Terminata questa fase si passa a quella del defaticamento; durante il defaticamento la pedalata deve essere tenuta a un ritmo simile a quella del riscaldamento. Se l’istruttore lo ritiene necessario è possibile, terminata questa fase, eseguire qualche esercizio di stretching (valgono ovviamente le raccomandazioni ricordate prima).

L’indoor cycling è una delle attività più praticate nelle palestre
Quali vantaggi?
Rispetto al ciclismo, la pratica dell’indoor cycling offre diversi vantaggi; analizziamo i principali.
- Può essere praticato al chiuso (non solo in palestra, ma anche a casa propria), quindi anche nei mesi invernali.
- Offre caratteristiche anaerobiche e di potenziamento in tempi molto più brevi della bicicletta da corsa o della mountain bike, soprattutto quando i percorsi che si utilizzano con questi due mezzi sono troppo facili.
- In genere in palestra si ha a disposizione un trainer che può consigliarci al meglio.
Gli svantaggi
Ovviamente rispetto al tradizionale ciclismo ci sono anche lati negativi.
- A causa della durata dell’allenamento (in genere inferiore all’ora, anche per evitare la monotonia), se lo sforzo è blando, il potere allenante è modesto; se invece lo sforzo è a intensità medio-alta possono aversi anche infortuni. In particolare è bene astenersi dallo spingere a lungo stando in piedi sulla bicicletta, sopratutto se si hanno o si sono avuti problemi al tendine rotuleo.
- In ogni caso, la parte aerobica (che nel ciclismo e nell’MTB si costruisce con uscite anche di 2-3 ore) è decisamene inferiore.
- Considerando gli svantaggi appena descritti, l’indoor cycling è rischio low-intensity training.
Peraltro, alcuni studi effettuati negli USA hanno messo in mostra alcune problematiche di carattere patologico a carico delle ginocchia in chi pratica l’indoor cycling per lunghi periodi tempo, probabilmente a causa di regolazioni del mezzo non idonee e di esecuzioni degli esercizi a velocità eccessive.
Indoor cycling: allenamento complementare alla corsa?
Molte persone si chiedono se l’indoor cycling può essere un allenamento complementare alla corsa. La risposta è: sicuramente no. Il motivo di tale risposta è presto spiegato: come per la bicicletta in tutte le sue versioni, è sempre meglio una seduta di corsa che una di indoor cycling. In genere l’indoor cycling non è complementare alla corsa, ma si usa “anche per la corsa”. Alcuni esempi.
- L’indoor cycling può sicuramente essere considerato una valida alternativa per tutti coloro che hanno problemi che non consentono temporaneamente il gesto della corsa.
- L’indoor cycling può sostituire la corsa, se d’inverno il runner non può correre la sera a causa della scarsità di luce (meno valida la motivazione di sostituire la corsa con l’indoor cycling a causa del freddo, della pioggia ecc. perché un runner è tale se non teme qualche goccia d’acqua…).
- Si tratta di un’attività che può essere praticata anche in pausa pranzo da tutti coloro che per lavoro sono bloccati nei centri delle grandi città.
Per quanto riguarda i costi, le bici da indoor cycling professionali hanno prezzi particolarmente elevati, ma è possibile trovare valide alternative (almeno per chi pratica la corsa) a prezzi più abbordabili.