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Paddle tennis

Il paddle tennis è gioco ideato alla fine del XIX secolo dal reverendo statunitense Frank Beal, che voleva insegnare ai bambini il gioco del tennis; per farlo, pensò di ridurre le dimensioni del campo e sostituì le tradizionali racchette con delle pale di legno simili a quelle che si utilizzano adesso nel paddle (termine che significa appunto, pala, pagaia). Negli ultimi anni, questa variante del tennis (che ha anche elementi di altri sport come lo squash e il racquetball) ha conosciuto una popolarità crescente, soprattutto in Argentina e in Spagna. Nel nostro Paese, i primi campi adatti al paddle tennis sono stati realizzati a partire dai primi anni ’90; la diffusione di questo gioco è però stata molto discontinua.

Paddle tennis – Caratteristiche principali

In base al regolamento della FIT (la Federtennis italiana) il paddle tennis viene praticato su un campo diviso a metà da una rete; la larghezza è pari a 10 m, mentre la lunghezza è di 20 m (è ammessa una piccola tolleranza). La rete è alta 0,88 cm al centro e 0,92 cm alle estremità.

Il campo è recintato per tutta la sua estensione; le recinzioni sono costruite con materiali che consentono un rimbalzo regolare della palla e materiali con i quali il rimbalzo è irregolare.

La palla utilizzata nel paddle tennis è molto simile a quella usata nel tennis tradizionale, ma sono previste diverse tipologie.

Le racchette si compongono di due parti, testa e manico; la superficie di battuta, nella zona centrale, è forata da un numero indefinito di buchi circolari con diametro da 9 a 13 mm ciascuno. Entro la superficie può esserci una zona periferica di 4 cm, misurata dal bordo esterno della racchetta, in cui i fori possono avere dimensione e forma differenti, purché non modifichino l’essenza del gioco.

La superficie di battuta, uguale nei due lati, deve essere piana, liscia o rugosa.

Relativamente alla palla in gioco il regolamento recita:

  • La palla è colpita alternativamente da ciascuna delle due coppie avversarie.
  • La palla è in gioco dal momento in cui è effettuata una battuta valida e rimane in gioco finché è chiamato un “colpo nullo” o il punto è assegnato.
  • Se la palla in gioco colpisce qualunque elemento del campo dopo aver rimbalzato sul terreno di gioco corretto, rimane in gioco e deve essere rimandata prima che tocchi il terreno per la seconda volta.
  • Si considerano elementi del campo la faccia interna delle pareti, la rete metallica che recinge il campo, il terreno, la rete ed i suoi pali di sostegno. Il telaio, che delimita le maglie elettrosaldate, si considera a tutti gli effetti come rete metallica.

L’assegnazione dei punti ricalca pressoché quella utilizzata nel tennis tradizionale.

Paddle o padel?

Paddle tennis o padel tennis? Questo è un punto controverso. Secondo alcuni, parlare di paddle tennis o di padel tennis è indifferente; sarebbero cioè due terminologie utilizzate per indicare lo stesso gioco; per altri non è così perché il paddle, a differenza del padel (variante ideata nel 1969 dal messicano E. Corcuera), non prevederebbe che i muri che delimitano il campo da gioco facciano parte del dell’area di gioco.

Insomma, sulla questione c’è una gran confusione e la Rete, purtroppo, non aiuta granché a far luce. La Federtennis italiana, per esempio, parla di paddle tennis e il regolamento prevede che le recinzioni, con i loro rimbalzi, siano parte dell’area di gioco.

Comunque sia, se si è per la distinzione fra i due giochi, si può tranquillamente affermare che la differenza fondamentale fra le due discipline è solamente quella relativa alla validità dei rimbalzi sulle recinzioni.

Paddle tennis

Nel 2008, il Paddle è stato riconosciuto ufficialmente dal CONI

Paddle tennis – Un giudizio

Sicuramente il paddle tennis può essere visto come sport salutistico, anche se la sua valenza non deve essere sopravvalutata a causa della ristrettezza del campo (che impedisce un buon allenamento cardiovascolare); la variante padel (anche se fra i termini, come spiegato nel paragrafo precedente, c’è spesso confusione), che comporta maggiori difficoltà poiché anche i rimbalzi sui muri delimitanti il campo sono validi, ha una maggior valenza salutistica e va valutato analogamente allo squash. Importante per la valutazione salutistica il tipo di palla usata: a seconda delle caratteristiche, al diminuire della velocità, diminuisce la valenza salutistica.

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