Le pedivelle sono le leve che collegano i pedali della bicicletta al movimento centrale. La pedivella sinistra è una semplice leva che s’innesta da un lato nel pedale e dall’altro nel movimento centrale, mentre alla pedivella destra sono fissate le corone che guidano la catena: pedivella e corone costituiscono la guarnitura e sono connesse al movimento centrale. Poiché da un punto di vista meccanico si tratta di leve, la loro lunghezza influisce sulla pedalata del ciclista ed è un fattore importante nella scelta del componente corretto e ottimale per le caratteristiche personali di ciascun ciclista. Come avviene per gli altri componenti della bici da corsa, anche nel caso delle pedivelle sul mercato sono disponibili molte soluzioni differenti non solo nelle misure, ma anche nei materiali impiegati nella loro produzione. Per quanto riguarda le misure, le pedivelle per le bici da corsa sono prodotte in misure che vanno dai 165 mm ai 180 mm, con incrementi di 2,5. Quindi teoricamente si possono acquistare pedivelle da 165 mm, 167,5 mm, 170 mm, 172,5 mm, 175 mm, 177,5 mm, 180 mm. All’atto pratico, tuttavia, le misure più diffuse e più facilmente reperibili presso i principali produttori sono quelle intermedie, ossia da 170 mm a 175 mm di lunghezza.
Perché sono utilizzate pedivelle di lunghezze diverse?
Perché, come nel caso di telaio, ruote e sella, ogni ciclista ha misure e caratteristiche muscolari individuali e dovrà affidarsi a una bici da corsa che sia ottimizzata per le sue specifiche esigenze. Ma vediamo cosa comporta una modifica nella lunghezza delle pedivelle. La pedivella è un elemento semplice: si tratta di una leva su cui viene applicata una forza per superare una resistenza. Il fulcro della leva è il punto in cui la pedivella è connessa al movimento centrale. La forza viene applicata a livello del pedale dalla pedalata del ciclista, mentre la resistenza da superare è quella opposta dalla bicicletta al movimento.
Se si adottano pedivelle più lunghe si allunga la leva e a parità di sforzo si ottengono velocità più elevate. Tuttavia, con le pedivelle più lunghe il piede deve percorrere una circonferenza più lunga durante la pedalata. Per chiarire il concetto, facciamo un rapido confronto fra le pedivelle da 160 mm e quelle da 180 mm:
- durante la pedalata, la pedivella da 160 mm “percorre” una circonferenza di 100,48 cm. Ecco la formula per il calcolo della circonferenza: 2*(3,14)*raggio (160 mm).
- Applicando la stessa formula, con una pedivella di 180 mm si ha una circonferenza di 113,04 cm.
Vediamo cosa succede ipotizzando una cadenza di 100 pedalate al minuto:
- con la pedivella da 160 mm, il piede del ciclista in un minuto deve percorrere 100,48 metri.
- Con la pedivella da 180 mm, la distanza da percorrere è di 113,04 metri.
In questo esempio possiamo notare che con la pedivella più lunga il piede percorre circa 12 metri e mezzo al minuto in più rispetto a quella più corta.
Esistono moltissime tabelle che si basano sulle misure dell’atleta per proporre la pedivella della lunghezza ottimale. Una delle più diffuse è quella indicata dal famoso campione francese Bernard Hinault, in cui alla misura del cavallo del ciclista (l’altezza misurata dall’inguine al terreno) corrispondono determinate lunghezze delle pedivelle:
Misura del cavallo —–> Lunghezza delle pedivelle
74/77 cm ————-> 170 mm
78/81 cm ————-> 172,5 mm
82/85 cm ————-> 175 mm
86/89 cm ————-> 177,5 mm
90/93 cm ————-> 180 mm
Come scegliere le pedivelle delle bici da corsa
Da un punto di vista pratico, bisogna ribadire che le misure delle pedivelle più facilmente reperibili sul mercato sono quelle da 170 mm, 172,5 mm e 175 mm.
Seguendo il ragionamento per cui a cavallo più lungo corrisponde pedivella più lunga, ognuno potrà orientarsi verso la soluzione più idonea tenendo sempre conto che i parametri in gioco sono molti, a partire dalle caratteristiche muscolari e articolari di ogni singolo appassionato (per esempio, una pedivella più lunga consente da una lato di sviluppare una maggiore potenza, ma, d’altro costringe il ciclista a un movimento più ampio ciò va a discapito dell’agilità della pedalata).
Si potrà quindi inizialmente scegliere la pedivella indicata come la più adatta, ma sarà poi l’esperienza sul campo che dovrà guidare al meglio il soggetto nelle sue scelte future.
Si tenga anche conto che la sostituzione delle pedivelle con soluzioni di lunghezza diversa comporta anche la modifica della posizione del punto morto inferiore. In altri termini, dal momento che la pedivella è più lunga, si troverà più vicina alla superficie stradale nel punto in cui il pedale è tutto spostato in basso. Anche se si tratta di una differenza di soli 2,5 mm, potrebbe essere opportuno regolare l’altezza della sella per adattarla a questo cambiamento di posizione.
I materiali delle pedivelle
Le pedivelle oggi reperibili sul mercato possono essere realizzate in lega di alluminio, con varie metodologie produttive e possono essere cave oppure massicce.
Gli altri materiali utilizzati per la produzione delle pedivelle sono la fibra di carbonio e i materiali compositi (nelle biciclette di alta gamma). Queste due soluzioni sono più recenti e offrono un vantaggio in termini di una maggiore leggerezza dell’insieme pedivelle/guarniture, ma sono anche più costose.
L’acciaio invece viene utilizzato per le biciclette da città e non per le biciclette da corsa.