Le ruote delle mountain bike sono “torturate” a ogni uscita. Ovviamente il livello di usura dipende dal tipo di percorso, ma non c’è dubbio che le due ruote di una MTB devono subire impatti e trazioni nettamente superiori a quelli tipici per le ruote di una bici da corsa. A differenza di altri componenti, le ruote impattano su ogni roccia, sasso, radice, pietra, scalino, tronco, buco che si trovano disseminati in abbondanza lungo il nostro tragitto, che sia una discesa a rotta di collo giù per un sentiero dissestato o un tratto meno impegnativo, ma pur sempre su un fondo sterrato e irregolare. Questo si traduce nella necessità da parte dei produttori di realizzare ruote robuste, affidabili e specializzate per percorsi specifici, e da parte degli appassionati di verificare con regolarità lo stato di salute delle ruote e sostituirle quando necessario. Di conseguenza, data la natura del mercato, è inevitabile trovarsi di fronte a una grandissima varietà di soluzioni, diverse per misure, caratteristiche tecniche, materiali, pesi e ovviamente costi.
La scelta dipende come sempre innanzitutto dal proprio… portafoglio e dall’uso che si deve fare della MTB. D’altra parte quando cambiate le ruote, un minimo di esperienza in sella alla vostra MTB l’avrete fatta, per cui potrete scegliere con un minimo di consapevolezza.
Ruote da MTB: tipi e dimensioni
Nei cataloghi di ruote da MTB (online o stampati) si trova di solito un elenco che riporta una serie di dati, come il peso della coppia di ruote, le caratteristiche di cerchi, raggi, nipple, mozzi, perni e ruota libera, ma anche la compatibilità con diversi tipi di copertoni e il colore oltre a informazioni più dettagliate secondo il modello e del produttore.
Le ruote da MTB possono essere divise secondo il tipo d’impiego, le dimensioni e la compatibilità con diversi tipi di coperture e di sistemi frenanti.
Nel primo caso, è evidente che una ruota utilizzata per downhill spinto dovrà avere caratteristiche diverse da quella che deve affrontare qualche paciosa scampagnata su strade di collina, in cui il punto più impegnativo è rappresentato dai solchi lasciati dalle gomme dei trattori…
In linea di massima, nelle ruote per cross country e trail si privilegia la leggerezza, con pesi inferiori a 1.800 grammi, con punte estreme verso i 1.200 e un numero di raggi inferiore a trentadue, cerchi sottili e mozzi più leggeri. Per all-mountain o enduro si cercherà un maggiore equilibrio tra peso e robustezza, con profili dei cerchi più resistenti, in grado di assorbire meglio gli urti, un numero maggiore di raggi e cerchi più larghi.
Per attività più esigenti in termini di robustezza, come freeride e downhill, si trovano ruote più larghe e molto più robuste, più pesanti (1.900 g, ma anche 2.500 g), da 32 a 36 raggi, e una larghezza maggiore dei cerchi rispetto alle ruote per altre discipline.
Per quanto riguarda le dimensioni, la scelta cade fra le due principali misure oggi disponibili, cioè 26″ e 29″, con una misura intermedia meno diffusa: 650b (o 27,5″). Le ruote da 26″ sono la misura standard classica, impiegata sulle MTB dagli inizi di questo sport negli anni ’80 del XX secolo, mentre le altre due misure sono più recenti. Il dilemma in cui si dibattono gli appassionati è però sostanzialmente quello relativo alla scelta fra 26″ e 29″.
Le valutazioni che si potrebbero fare sono molte (per esempio tipologie di telaio e forcella, caratteristiche e stile di guida della MTB, caratteristiche dei percorsi su cui si usa la MTB) ma, in ultima analisi, l’unico modo per sapere se ci troverà meglio lungo i propri percorsi preferiti con gomme da 26″ o da 29″ è… provarle! Tenendo sempre presente che il telaio dovrà essere adatto alle gomme montate.
Infine, veniamo a copertoni e freni. Partendo dai freni, è sufficiente dire che bisogna acquistare un paio di ruote compatibili con i freni montati sulla MTB, altrimenti si rischia di dovere sostituire, per esempio, oltre alle ruote, anche i freni a V con freni a disco. Nel caso dei copertoni, sulle schede delle ruote dovrebbe essere indicato il tipo di coperture che si possono montare, ossia tubeless o con camera, oltre naturalmente alla misura della larghezza del cerchio.

La MTB fu introdotta per la prima volta nei giochi olimpici nell’edizione di Atlanta del 1996
I componenti delle ruote da MTB
Diamo ora uno sguardo d’insieme alle diverse parti che compongono le ruote da MTB e alle loro caratteristiche.
- Mozzi – Il mozzo è l’elemento meccanico al centro della ruota fissato al telaio, esso contiene il meccanismo della ruota libera e i cuscinetti che consentono la rotazione. Le differenze fra i mozzi si basano sul materiale di produzione, sulla qualità dei vari elementi di fissaggio e di rotazione, sul tipo di cuscinetti (cuscinetti sigillati, oppure cuscinetti a coni e sfere), sullo standard adottato per il fissaggio della ruota, sul tipo di ruota libera montata e, nel caso dell’uso di freni a disco, anche sullo standard impiegato per fissare il disco (sei fori oppure center lock). A grandi linee, meglio scegliere un mozzo di buona qualità che duri più a lungo, sia più leggero e riduca al minimo le attività di manutenzione.
- Raggi e nipple – I raggi sono realizzati prevalentemente in acciaio o alluminio; altre differenze riguardano peso e design. Poiché generalmente su una MTB si hanno da 48 a 72 raggi, chi tiene molto alla riduzione complessiva del peso dovrà considerare anche il peso di questi ultimi. Sotto l’aspetto del design, i raggi possono essere dritti (ossia raggi con una sezione costante, la soluzione meno costosa), sfinati (la sezione al centro del raggio è minore rispetto alle estremità) e piatti (sezione centrale a lama). La scelta fra raggi più leggeri o più pesanti, più costosi o più a buon mercato dipende al solito da come e dove guideremo la nostra MTB. I nipple (a volte italianizzato in “nippli”), prodotti in ottone o alluminio, sono gli elementi che consentono di fissare i raggi al cerchio.
- Cerchi – Assieme alle coperture, i cerchi sono l’elemento più sollecitato della ruota, visto il continuo contatto con il terreno e le tensioni imposte dai cambi di traiettoria e velocità durante la guida della MTB. Qui si deve cercare l’equilibrio ottimale fra leggerezza e resistenza, agilità e robustezza, contenimento dei costi e durata nel tempo. I modelli disponibili sono moltissimi e variano in base alle dimensioni (diametro e larghezza del cerchio), ai materiali di produzione (dall’alluminio al carbonio, con varie tecnologie produttive), al tipo di copertura da montare (cioè per tubeless, per copertoni con camera d’aria oppure cerchi tubeless ready, ossia per camera d’aria, ma pronti a essere convertiti in cerchi tubeless).
Pulizia e manutenzione delle ruote da MTB
Lavare e pulire le ruote dopo ogni uscita è una buona abitudine per conservarle a lungo e in ordine, concetto valido del resto per tutti i componenti della MTB. E come per le altre parti, anche le ruote possono essere controllate più attentamente se sono ben pulite, alla ricerca di eventuali danni a cerchi, raggi, mozzi o coperture.
Da valutare con attenzione l’eventuale necessità di sostituire le parti danneggiate, per contare sempre sulla massima sicurezza durante le nostre escursioni.