Le MTB sono concepite per resistere a situazioni e sollecitazioni estreme, perciò sono realizzate con soluzioni tecnologiche ad hoc e materiali particolarmente resistenti. Questo non significa che siano eterne o che non ci sia alcuna necessità di procedere alla manutenzione periodica del mezzo. Quando si pulisce e si lava la MTB, conviene sempre fare un controllo visivo dello stato dei vari componenti. Con la bici pulita sarà più facile notare la presenza di danni al telaio o alle altre parti della mountain bike. In secondo luogo, è necessario effettuare periodicamente una manutenzione più approfondita, secondo l’intensità dell’utilizzo della MTB.
Telaio della MTB
Controllo – È opportuno controllare regolarmente il telaio della MTB, anche perché un esame visivo non richiede una gran fatica… soprattutto dopo un bel lavaggio! Si controllerà tutta la struttura del telaio della MTB per scoprire danni più o meno gravi, causati dall’inevitabile impatto con sassi, terra, ghiaia e ostacoli lungo il percorso, ma anche dovuti semplicemente all’usura. Si deve fare particolare attenzione alle ammaccature profonde vicino alle giunzioni (perché possono trasformarsi in crepe), ad altre ammaccature o a problemi più gravi.
I telai realizzati in lega di alluminio sono soggetti a usura, per cui vanno fatti verificare dopo due/tre anni di utilizzo.
Manutenzione – La manutenzione del telaio si limita a un’accurata pulizia frequente e alla verifica della sua integrità. Nel caso dei telai d’acciaio, dopo i lavaggi o le uscite particolarmente… umide si deve fare attenzione all’acqua residua che potrebbe rimanere all’interno dei tubi. Un intervento preventivo che si può prendere in considerazione è l’applicazione di protezioni per le zone del telaio più sottoposte a urti o usura; sono accessori facilmente reperibili nei negozi specializzati o su Internet.
Serie sterzo
Controllo – Il controllo della serie sterzo consiste nella verifica della sua corretta regolazione. In pratica si deve controllare manualmente sia nella zona in basso, dove s’innesta la forcella nel tubo sterzo, sia sopra, dove s’innesta il manubrio, che non ci siano gioco o vibrazioni e che i vari componenti siano fissati saldamente.
Manutenzione – Per eseguire la manutenzione della serie sterzo è necessario smontarla, utilizzando gli attrezzi giusti (si deve fare attenzione quando si lavora su componenti in fibra di carbonio). Si svitano e si rimuovono tutti i componenti della serie sterzo, oltre a pipa, manubrio e forcella. Si puliscono i componenti da grasso e sporcizia, quindi s’ingrassano le parti prima di procedere al montaggio.
Tenete presente che quando si montano i componenti è necessario regolare in modo corretto il tensionamento della serie sterzo. Se non siete sicuri su come procedere, è meglio chiedere assistenza al meccanico o a un amico esperto.
Manubrio
Per manubrio, attacco manubrio, manopole ed eventuali appendici, l’importante è controllare che non ci siano segni evidenti di danni o rotture e che i vari elementi siano fissati saldamente. La manutenzione si limita alla pulizia e al controllo periodici.
Sella e canotto sella
Controllo – Per la sella e il canotto sella, l’esame visivo vi dirà se ci sono danni strutturali più o meno gravi ai vari componenti. Prima di un’uscita, verificare anche il serraggio delle viti della sella.
Manutenzione – Si potrà lubrificare il tubo sella per favorire l’inserimento del reggisella, utilizzando il prodotto più adatto al materiale che si va a lubrificare. Si faccia sempre attenzione a prendere le misure precise prima di smontare i componenti, in modo da rimontarli esattamente nelle posizioni di partenza.
Freni
Controllo – Come per i comandi del cambio, anche quelli dei freni devono risultare integri all’esame visivo e devono funzionare senza intoppi. Cavi e guaine devono essere in ordine, senza pieghe o altri danni evidenti.
Nel caso dei freni a V (V-brake) è necessario verificare, oltre all’integrità e al posizionamento corretto degli altri componenti, che i pattini lavorino bene, cioè non devono fare rumore quando si frena, la frenata dev’essere fluida, i pattini non devono entrare in contatto con cerchio o pneumatico. Insomma, il corretto posizionamento e lo stato ottimale dei pattini sono fattori di importanza fondamentale da verificare per una frenata sicura.
Anche nel caso dei freni a disco si deve controllare lo stato dei vari componenti. I dischi devono essere puliti e non devono avere deformazioni o tracce di abrasione, oltre ovviamente a essere ben saldi in posizione, mentre le pastiglie devono essere abbastanza integre da garantire una presa ottimale sul disco. Controllate anche che il disco non si sporchi di lubrificante o di sostanze analoghe, perché in quel caso sarà quasi certamente necessario sostituire le pastiglie.
Manutenzione – Pulire e controllare regolarmente tutti i componenti dell’impianto frenante con i prodotti adeguati e, quando necessario, sostituire pastiglie, pattini e dischi, cavi e guaine.
Catena
Controllo – Oltre a verificare che non ci siano danni evidenti alle maglie, la catena va controllata periodicamente per valutarne lo stato di usura. Per valutare l’usura si utilizza uno strumento apposito, il calibro per catena, che misura l’allungamento: una catena troppo allungata non funziona più correttamente perché le maglie non entrano tutte nella maniera corretta nei denti di pignoni e corone.
Oltre a un funzionamento non ottimale della catena, questa situazione provoca l’usura dei denti di pignoni e corone. Il rimedio a un’eccessiva usura della catena è uno solo: la sua sostituzione.
Manutenzione – La manutenzione periodica della catena va fatta quando si lava e pulisce la MTB. La catena va lavata e lubrificata con attenzione, anche perché, data la sua posizione vicina al terreno, è uno dei componenti dinamici della bici maggiormente soggetti ad accumulare sporco.
Per lavare la catena si possono utilizzare gli appositi dispositivi lavacatena, facilmente reperibili sul Web o nei negozi specializzati a prezzi accessibili, con sgrassatori specifici. Una lubrificazione ottimale va fatta possibilmente facendo cadere il lubrificante goccia a goccia nella parte interna della catena stessa, evitando di eccedere “inzuppando” l’esterno della catena, un’azione che otterrà solo di favorire l’accumulo dello sporco. Ovviamente è meglio utilizzare un lubrificante specifico destinato alle catene delle MTB, data la particolarità dei materiali e dell’impiego che ne viene fatto.
Cambio, cavi, deragliatori
Controllo – A un’osservazione attenta, i comandi del cambio sul manubrio non devono presentare difetti o problemi né nella loro struttura né quando si utilizzano. I cavi devono essere puliti, lubrificati e scorrere correttamente, mentre guaine e terminali devono risultare integri e le guaine non devono avere pieghe che potrebbero ostacolare lo scorrimento dei cavi.
Per valutare lo stato di salute dei deragliatori, si deve appoggiare la MTB in modo da lasciare libera di scorrere la ruota posteriore, quindi si lavora sul cambio nelle varie posizioni, verificando che tutto funzioni in modo ottimale e che i cavi dei deragliatori abbiano la tensione giusta (devono risultare tesi, ma non in modo eccessivo).
Manutenzione – Oltre a una pulizia accurata e periodica, si devono lubrificare gli snodi dei deragliatori. Cavi e guaine vanno sostituiti periodicamente, valutando secondo l’usura.
Pignoni e corone
Controllo – Dopo averli puliti, si dà un’occhiata a pignoni e corone alla ricerca di eventuali disallineamenti o segni di usura. Il problema più probabile che si può riscontrare è l’usura: i denti di pignoni e corone non sono più sagomati come all’uscita dalla fabbrica e questo impedisce il corretto funzionamento dell’insieme catena/pignone/corona e può aumentare l’usura della catena. L’unica soluzione all’usura è la sostituzione del componente.
Manutenzione – La pulizia accurata e periodica è sufficiente: se si lubrifica correttamente la catena, azionando il cambio in modo che la catena salga su tutti i pignoni e le corone si ottiene anche la loro lubrificazione.
Pedali, pedivelle e movimento centrale
Controllo – Per quanto riguarda pedali e pedivelle, si controlla lo stato di usura e integrità e si verifica che siano montati e serrati correttamente e che non abbiano subito danni causati da urti. Per quanto riguarda il movimento centrale, deve scorrere fluidamente senza attriti o altri problemi.
Manutenzione – Nel caso dei pedali a sgancio rapido, è meglio fare un controllo più accurato, anche se non con la stessa frequenza con cui si lava la MTB (basta anche una volta all’anno). Si smontano i pedali, seguendo le indicazioni del costruttore, quindi si controlla che tutti i componenti siano in ordine, si lubrifica e si rimonta, regolando nel modo desiderato lo sgancio rapido se il modello di pedale lo consente.
In generale, periodicamente è opportuno smontare l’insieme pedali/pedivelle/guarniture/movimento centrale, dare una bella pulita a fondo a tutti i componenti, compreso l’alloggiamento nel telaio in cui s’innesta il movimento centrale, che può raccogliere sporco o detriti, e ingrassare i filetti nel telaio.
Come sempre, smontaggio e montaggio vanno eseguiti con cura e utilizzando gli attrezzi più adatti per evitare di danneggiare i componenti.
Forcella
Controllo – Il controllo visivo delle forcelle ha questi obiettivi: verificare che la superficie della forcella non presenti rigature o altri danni, verificare che non ci siano perdite d’olio e che il movimento della forcella non presenti anomalie. Vanno anche controllate le varie regolazioni della forcella (SAG, velocità di rimbalzo, velocità di compressione), seguendo le indicazioni del produttore o la propria esperienza. Per la regolazione, come per la manutenzione interna della forcella, se non si è sicuri di quello che si fa è meglio rivolgersi a un meccanico esperto, altrimenti si deve procedere con attenzione utilizzando strumenti e materiali idonei.
Manutenzione – Esternamente è sufficiente tenere puliti gli steli della forcella e il bordo del parapolvere. Per una manutenzione più approfondita è necessario smontare la forcella per pulire e lubrificare le parti interne. Prima si smonta la forcella per liberarla dalla bici, poi la si fissa e si procede al suo smontaggio.
Si tratta di una procedura non semplicissima e da eseguire con attenzione per evitare di danneggiare i componenti o di correre il rischio di invalidare la garanzia. Insomma, se non si è più che esperti sono decisamente meglio rivolgersi al proprio meccanico di fiducia.
Ammortizzatore posteriore
Controllo – La verifica visiva dell’ammortizzatore posteriore è analoga a quella della forcella, cioè non devono essere presenti rigature né perdite e il movimento dell’ammortizzatore non deve mostrare anomalie. Si devono controllare anche tutti gli elementi con cui l’ammortizzatore è unito al telaio e, secondo il modello, controllare l’integrità di cuscinetti o boccole.
Manutenzione – Si puliranno periodicamente tutti i componenti, mentre per la manutenzione dell’ammortizzatore è opportuno fare riferimento alle indicazioni del produttore e ai consigli del meccanico di fiducia.
Ruote, mozzi, cerchi e pneumatici
Il controllo visivo sarà sufficiente a verificare che i cerchi siano integri, senza ammaccature o crepe, senza segni di usura causati dai pattini dei freni. Lo stesso vale per i raggi: la tensione dev’essere corretta e i raggi piegati o danneggiati vanno sostituiti.
Per i pneumatici, è sufficiente controllare che non siano eccessivamente usurati e che non siano presenti sassi, spine o altri corpi estranei che possano causare danni o forature.
Per la manutenzione è sufficiente una pulizia accurata durante il lavaggio della MTB. Prima di uscire, controllate anche la pressione dei pneumatici.