Il cambio è un componente fondamentale delle moderne bici da corsa. Con il cambio, il ciclista può modificare il rapporto fra la cadenza di pedalata (cioè la velocità con cui si pedala) e la frequenza con cui girano le ruote della bicicletta. Su un tratto pianeggiante si può perciò decidere di percorrere la maggiore distanza possibile con una singola pedalata, mentre in una salita impegnativa si può ridurre al minimo la distanza coperta con una pedalata e, di conseguenza, la fatica fisica necessaria per procedere lungo il percorso.
I componenti del cambio della bici da corsa
Sul mozzo della ruota posteriore della bicicletta sono montati i pignoni, che sono ruote dentate di varia misura. Il numero di pignoni può variare da 6 fino a 11, a seconda del tipo di cambio montato. Generalmente, nelle biciclette da corsa i pignoni più piccoli possono avere 11 denti, quelli più grandi 27.
Le corone anteriori (o moltipliche) sono invece montate sui pedali. Di solito ne vengono montate due o tre, di misura differente. Nel caso in cui la bici da corsa monti due corone si possono avere una corona grande da 53 e una piccola da 39, ma sono disponibili anche altre misure.
Deragliatore e cambio posteriore permettono di impostare il rapporto di trasmissione, ossia di spostare la catena di trasmissione della bicicletta sulla corona e sul pignone desiderati. Il cambio posteriore (o deragliatore posteriore) agisce sui pignoni, il deragliatore (o deragliatore anteriore) agisce sulle corone.
Nelle moderne bici da corsa i comandi del cambio sono collocati sul manubrio, vicini alle mani e facili da azionare mediante un sistema di levette.
La scelta dei rapporti
Il cambio viene utilizzato per impostare il rapporto più adatto alla pendenza del tragitto che si sta percorrendo e alle proprie caratteristiche atletiche.
Per semplificare, possiamo dire che il rapporto fra numero dei denti della corona e il numero dei denti sul pignone determina la velocità alla quale il ciclista deve pedalare. Per esempio, se corona e pignone hanno lo stesso numero di denti, il rapporto sarà pari a 1: questo significa che a una pedalata corrisponderà un giro della ruota. Se si imposta invece un rapporto con corona anteriore grande e pignone posteriore piccolo, a ogni pedalata corrisponderà un numero maggiore di giri della ruota e, di conseguenza, uno sforzo muscolare maggiore.
Ogni volta che si fa compiere un giro completo alla ruota, la bicicletta avanza di un tratto pari alla circonferenza della ruota. Per esempio, con un giro completo di una ruota da 27,5 pollici (69,85 cm) si percorrono 2,193 metri. Il tragitto percorso con una singola pedalata dipende perciò dal diametro della ruota e dalla misura della corona e del pignone selezionati con il cambio: più la corona è piccola e il pignone è grande, meno giri di ruota si ottengono con una pedalata; più la corona è grande e il pignone è piccolo, più giri si ottengono.
Teoricamente i rapporti disponibili dipendono dal numero totale delle combinazioni fra corone e pignoni, per cui se abbiamo 3 corone e 9 pignoni possiamo avere 27 rapporti (3*9). In pratica questo non avviene perché è sconsigliabile combinare corona grande con pignone grande e corona piccola con pignone piccolo, per evitare di “incrociare” la catena (cioè di avere la catena che non sia parallela all’asse della bicicletta). In questo caso, infatti, la catena e il deragliatore sarebbero sottoposti a sforzi eccessivi.
Rapporti duri e rapporti agili
Ogni ciclista saprà trovare, con la pratica e l’esperienza, i rapporti migliori per ogni circostanza, da quelli lunghi (o “duri”) che consentono di percorrere una distanza maggiore per pedalata, a quelli agili con una maggiore frequenza di pedalata. Possiamo comunque riassumere così le diverse possibilità offerte dal cambio:
- Corona anteriore (moltiplica) grande e pignone posteriore grande: sconsigliabile, per evitare problemi a catena e deragliatore
- Corona grande e pignone medio: rapporto per velocità elevate, adatto per tratti in pianura
- Corona grande e pignone piccolo: rapporto per la massima velocità, adatto per la pianura e per i tratti in discesa
- Corona piccola e pignone grande: rapporto adatto per le salite perché ne risultano una bassa velocità, ma minore fatica per ogni pedalata
- Corona piccola e pignone medio: rapporto per velocità medie, adatto a salite leggere e tratti in pianura
- Corona piccola e pignone piccolo: sconsigliabile, per evitare problemi a catena e deragliatore.
Come indicazione di massima, in salita si potranno utilizzare rapporti che consentano di tenere un ritmo di 60-80 pedalate al minuto, mentre in pianura si può stare fra le 80 e le 100 pedalate.
Bisogna comunque tenere presente che la frequenza di pedalata dipende da altri fattori oltre che dalla pendenza del tragitto, fra cui la potenza del ciclista, il grado di allenamento, l’affaticamento e le caratteristiche motorie e fisiche.