La sicurezza, quando si viaggia in bicicletta e si pedala su tragitti di ogni natura e in condizioni ambientali diverse fra loro, è fondamentale. I freni della bici da corsa hanno in questo senso un ruolo di grande importanza: la possibilità di arrestare il mezzo in movimento con efficienza e tempestività è un’opzione irrinunciabile. Fortunatamente le soluzioni disponibili sono numerose e di buon livello, inoltre è sufficiente un minimo di attenzione in fase di manutenzione per assicurarsi di avere sempre a disposizione un sistema frenante che dia le giuste garanzie di efficacia. Per semplificare, in una bici da corsa l’azione dei freni avviene mediante un piccolo pattino che entra in contato con il cerchio della ruota, azionato dal ciclista tramite un sistema di leve e cavi (tranne nel caso dei freni a disco; vedere sotto). L’azione del freno deve essere sufficiente per ottenere il bloccaggio della ruota. A quel punto, il mezzo rallenterà e si fermerà per effetto dell’attrito del battistrada sul terreno.
I tipi di freni
Vediamo i vari tipi di sistemi adottati per i freni delle bici da corsa. I primi quattro tipi agiscono tutti sul cerchio della ruota, il quinto agisce sul mozzo:
- Freni ad archetto
- Freni a U (U-brake)
- Freni a V (V-brake)
- Cantilever
- Freni a disco.
Freni ad archetto
Il sistema frenante più diffuso attualmente sulle bici da corsa è rappresentato dai freni ad archetto. L’azione frenante viene esercitata sulla ruota dai due pattini che “stringono” il cerchio, mediante l’azione di due archetti uniti tra loro mediante un perno. La trazione del cavo, comandato dalla leva del freno, aziona il sistema bloccando così la ruota.
Un’evoluzione del sistema ad archetto è costituita dai freni a doppio fulcro (dual pivot). Solitamente montati sulla ruota anteriore, i freni a doppio fulcro consentono di modulare meglio la forza complessiva frenante esercitata sulle due ruote, allo scopo di ridurre al minimo il rischio di sbandamento della ruota posteriore.
Freni a U (U-brake)
I freni a U, o U-brake, sono formati da due parti a semiarco unite mediante due perni distinti e una forma complessiva a U rovesciata, diversa dalla struttura ad archetto.
Freni a V (V-brake)
In questo sistema, il cavo agisce in senso orizzontale sulle due leve a cui sono collegati i pattini che entrano in contatto con il cerchio. sono utilizzati più per MTB che per bici da corsa.
Cantilever
Questo sistema viene impiegato soprattutto per MTB e ciclocross ed è costituito da due elementi azionati medianti un cavo perpendicolare alla ruota. Assicura una maggiore potenza di frenata rispetto ad altri metodi.
Freni a disco
A differenza dei sistemi frenanti precedenti, che agiscono tutti sui cerchi delle ruote, i freni a disco agiscono sul mozzo. Si tratta di un sistema, ampiamente utilizzato per le mountain bike, che non ha trovato altrettanta fortuna nelle bici da corsa. Possono essere meccanici, ma solitamente sono azionati da un sistema idraulico.

Le prime competizioni risalgono all’inizio del XX sec.; per esempio il Tour de France (1903) e il Giro d’Italia (1909)
Comandi e pattini dei freni
I comandi dei freni possono essere integrati nei comandi del cambio, oppure essere montati a sé stanti. Si tratta di semplici leve a cui è collegato il cavo che agisce in trazione sul sistema frenante a livello delle ruote. Le forme e le soluzioni disponibili sono diverse e si potrà scegliere quella ottimale per le proprie esigenze e per le proprie misure.
I pattini dei freni sono l’ultimo elemento del sistema frenante, quello che entra in contatto con il cerchio della ruota e agisce per rallentarne, ed eventualmente bloccarne, il movimento. I pattini sono generalmente realizzati in mescole particolari di gomma e sono dotati di scanalature nella parte che entra in contatto con il cerchio. Per cerchi in fibra di carbonio e altri materiali, diversi dall’alluminio, esistono pattini speciali, concepiti per evitare problemi in frenata o danni ai cerchi.
La manutenzione dei freni delle bici da corsa
La manutenzione del sistema frenante della bici da corsa non è particolarmente impegnativa. A parte eventuali verifiche successive a cadute o incidenti che potrebbero avere in qualche misura compromesso l’efficienza dei vari elementi del freno, dalle leve ai cavi, dalle guaine ai pattini, in generale è sufficiente un minimo di attenzione alla pulizia e all’integrità dei diversi componenti.
Periodicamente si devono sostituire cavetti e guaine, così come i pattini. Per quanto riguarda questi ultimi non ci sono regole precise: è sufficiente esaminare lo stato di usura della parte della loro superficie che entra in contatto con il cerchio per verificarne l’idoneità, ma anche controllare che essi mantengano l’elasticità necessaria.
Si tenga presente che se si consumano eccessivamente i pattini si può arrivare a danneggiare il cerchio e, soprattutto, ad avere freni del tutto inefficienti.