La capoeira è una popolare disciplina brasiliana che mescola il combattimento alla danza. È infatti nota per le sue movenze acrobatiche e la musica che solitamente accompagna le sessioni di pratica. La capoeira è stata codificata nella sua forma odierna principalmente grazie al contributo di due differenti maestri, che hanno appunto dato origine ai due stili principali. Tuttavia, le origini di questa disciplina sono molto più antiche. La capoeira, infatti, nasce da alcune pratiche di addestramento, mediante le quali gli schiavi africani deportati in Brasile durante il dominio portoghese cercavano di apprendere un modo per difendersi dagli schiavisti e ribellarsi. Dal momento che ovviamente ogni forma di combattimento era proibita, gli schiavi in Brasile si esercitavano camuffando i movimenti come se fossero una danza. Nel 1974 la capoeira è divenuta ufficialmente lo sport nazionale brasiliano.
Capoeira – Allenamento
Di fatto l’allenamento può essere riassunto come un combattimento simbolico, generalmente senza reale contatto, fra due praticanti che eseguono le mosse a ritmo con la musica e i canti all’interno di un’area attorno alla quale si dispongono circolarmente gli altri praticanti (la roda). Il fatto che la capoeira si sia orientata ad una dimensione maggiormente rivolta all’aspetto simbolico e ricreativo rispetto a quello prettamente marziale è sottolineato dal fatto che le sessioni di pratica fra i due avversari prendono il nome di “gioco” (jogo).
I praticanti possono entrare a turno all’interno della roda e confrontarsi con gli altri. Coloro che stanno fuori dall’area di scontro invece incitano con il canto e la musica i due combattenti, dettando loro il ritmo. I vari ritmi della capoeira prendono il nome di toques e prevedono sia il suono di appositi strumenti musicali (vedi prossimo paragrafo), che il canto di canzoni tradizionali o appositamente create. Il tema di queste canzoni è spesso legato ai temi della schiavitù, della vita in povertà e della libertà.

Allenamento di capoeira
Musica
La musica della capoeira è un insieme di canti tradizionali e folkloristici. In particolare, è suonato dal maestro o dal praticante più anziano del gruppo il berimbau, lo strumento che ha il compito di dettare il ritmo di base. Tale strumento di origine africana somiglia ad un arco, la cui corda viene fatta vibrare grazie ad una bacchetta e il suono amplificato da una zucca cava usata come cassa di risonanza. In passato ogni maestro doveva saper costruire da sé il suo berimbau.
Altri strumenti musicali utilizzati, tipici della cultura africana e brasiliana, sono l’atabaque (un tamburo che si suona con le mani), il tamburello, l’agogô (ovvero le doppie campane), il reco-reco (strumento metallico con delle scanalature che emettono suoni quando vi si fa passare sopra una bacchetta, simile al guiro) e il caxixi (una sorta di grossa maracas originariamente costituita da una zucca cava riempita con frammenti di conchiglie, oggi generalmente costituita da un contenitore di vimini intrecciati).

Allenamento di capoeira accompagnato dal suono di strumenti quali l’atabaque e il berimbau
Capoeira – Stili
Come accennato, la capoeira deriva dalla commistione di danze africane e tecniche di combattimento. All’inizio del ‘900 era un’attività molto praticata nelle strade e associata alla delinquenza, con la conseguenza che vi gravitava attorno una fama negativa. Tuttavia, negli anni ’30 fu fondata da un maestro di capoeira (Mestre Bimba) una académia volta alla diffusione di uno stile ben organizzato e ripulito dagli aspetti violenti. Per esempio, fra le impostazioni di Bimba al suo stile di capoeira vi erano anche indicazioni quali il divieto di fumare nell’area di allenamento e il disincentivo all’uso di alcolici. Lo stile di Bimba prende il nome di capoeira Regional ed è incentrato sull’esecuzione di otto sequenze base che consentono al praticante che approccia la disciplina di apprendere i ritmi, i meccanismi e i movimenti di questo stile per poi impiegarli creativamente durante la pratica nella roda una volta che siano stati interiorizzati.
L’altro stile principale è l’Angola (la zona geografica dell’Africa da cui principalmente erano deportati gli schiavi), definito da Mestre Pastinha negli anni ’40. Tale stile, pur essendo stato codificato successivamente rispetto allo stile Regional, è maggiormente legato agli aspetti tradizionali della disciplina, di cui ha cercato un recupero.
Dal punto di vista tecnico, nello stile Regional le posizioni sono più ampie, alte e acrobatiche rispetto allo stile Angola, nel quale appunto si lascia maggiore enfasi agli aspetti tradizionali e alle posizioni basse. Il ritmo nello stile Regional è tendenzialmente più veloce dello stile Angola.
Spesso, tuttavia, va segnalato che le scuole di capoeira risultano come una commistione di stili e di elementi diversi, fra cui frequentemente si ritrovano anche i movimenti della break dance. Secondo alcune fonti, la break dance deriverebbe proprio dalla capoeira, data la sua somiglianza anche nell’impostazione delle sessioni di ballo che ricorda molto quella roda, con i due ballerini che si sfidano in abilità eseguendo mosse di ballo al ritmo della base musicale.
Capoeira – Tecniche
La capoeira prevede molte tecniche spettacolari e acrobatiche, ma la tecnica base è il passo noto come ginga. Questo passo consiste in un movimento cadenzato sul ritmo della musica in cui si alterna il piede sinistro e quello destro come piede anteriore, spostandosi a triangolo con le braccia che aiutano a bilanciarsi e sono alte a proteggere il volto. La ginga rappresenta l’elemento unificante tra i colpi di attacco, le schivate difensive e gli elementi puramente acrobatici.
Fra le mosse più note vi sono le aù, ovvero le ruote in cui ci si sposta lateralmente appoggiando le mani al terreno e tenendo il busto perpendicolare al suolo. Ne esistono moltissime varianti, in cui si possono tenere i piedi sollevati (per eseguire calci e attacchi aerei) oppure raccolti al busto (più difensive). Esiste anche la variante in cui le mani non toccano il terreno e la ruota è eseguita semplicemente saltando (aú sem mão).
Particolare risalto è dato alle tecniche di calcio. Alcuni calci sono molto simili a quelli di altre arti marziali, per esempio il calcio frontale diretto (benção) è molto simile al mae geri del karate. Esistono anche tutte le varianti di calcio saltato, chiamati armada. Fra le mosse acrobatiche vi sono vari passi in cui si ruota in avanti o all’indietro, atterrando sulle braccia, verticali, rotazioni a terra ecc. Come anticipato, esiste una certa vicinanza nella tipologia delle movenze previste con la break dance.
Abbigliamento
L’abbigliamento nella capoeira è costituito in genere da un paio di comodi pantaloni lunghi (abadà) e da una maglietta leggera o un top, anche se spesso i praticanti di sesso maschile restano a torso nudo. Nello stile capoeira Regional gli abiti sono generalmente bianchi, mentre nello stile Angola sono impiegati pantaloni neri e maglietta gialla.
Gradi
Nella capoeira attuale, molte scuole hanno adottato un sistema di cinture colorate simile a quelle di numerose arti marziali giapponesi come il judo o il karate. In realtà, nella capoeira sarebbe più opportuno parlare di corde (cordao), dal momento che tendenzialmente tale cintura è costituita da un semplice intreccio di fili colorati. I colori sono in relazione alle singole scuole ed esiste una notevole variabilità. Generalmente i gradi sono una decina e servono soprattutto per definire quando un praticate è arrivato a un livello di conoscenza tale da poter insegnare.
Benefici
La capoeira è un’attività dinamica che consente di sviluppare agilità e coordinazione. La pratica può anche essere molto intensa e continua, anche se il praticante può entrare o uscire abbastanza liberamente dalla roda se per esempio è stanco. Nella capoeira i colpi generalmente non vengono portati, ma servono più come elemento di dialogo e confronto con l’avversario, anche se ovviamente sono comunque possibili contusioni e traumi.
Nella capoeira vi è anche la possibilità di sviluppare il senso di gruppo, in quanto a unificare tutti i partecipanti vi è la musica, realizzando un continuo scambio fra interno ed esterno alla roda. Infatti, il jogo è influenzato dalla musica e viceversa. Se si vuole dare maggiore enfasi agli aspetti di lotta e combattimento è possibile entrare in una dimensione più marziale, nella quale si accentuano i colpi che sarebbero potuti arrivare efficacemente al bersaglio, per far capire all’avversario che era scoperto e mostrare la propria capacità di combattente, ma generalmente non ci si colpisce direttamente.