Il canottaggio (rowing) è uno sport acquatico di velocità e resistenza che consiste nel muovere un’imbarcazione provvista di remi sfruttando la forza dei vogatori; le competizioni possono svolgersi su un fiume, su un lago oppure sul mare. Le imbarcazioni utilizzate nel canottaggio hanno una forma molto affusolata in modo da ridurre la resistenza dell’acqua; i vogatori prendono posto su seggiolini, detti carrelli, che possono essere mobili, scorrevoli o fissi orientati verso poppa (ricordiamo che la poppa è la parte posteriore di un’imbarcazione, mentre con il termine prua, o meno modernamente, prora, si indica l’estremità anteriore). Il canottaggio è una disciplina olimpica (ha fatto la sua prima comparsa ai giochi olimpici svoltisi a Parigi nel 1900); può essere disputato come disciplina singola oppure può coinvolgere più elementi (2, 4 oppure 8); a seconda del numero dei soggetti che compongono l’equipaggio, vi sono, ovviamente, differenze fra le imbarcazioni utilizzate. A livello ufficiale, in ambito internazionale, il canottaggio è gestito dalla FISA (Fédération Internationale des Sociétés d’Aviron); la FISA organizza i Campionati del Mondo di canottaggio dal 1962; a livello nazionale, la stragrande maggioranza degli eventi sportivi nel nostro territorio sono gestiti dalla FIC, la Federazione Italiana Canottaggio. L’Italia, insieme a Regno Unito, USA, Francia, Germania, Australia e Nuova Zelanda, è una delle nazioni più competitive in questa disciplina.
Canottaggio – Specialità e categorie
Attualmente, per quanto riguarda il canottaggio maschile e quello femminile, per quanto riguarda i campionati del mondo, si disputano competizioni per i seguenti equipaggi:
- singolo (1x) (maschile e femminile)
- due di coppia (2x) (maschile e femminile)
- due senza (2-) (maschile e femminile)
- due con (2+) (maschile)
- quattro di coppia (4x) (maschile e femminile)
- quattro senza (4-) (maschile e femminile)
- quattro con (4+) (maschile)
- otto (8+) (maschile e femminile).
Per quanto concerne i giochi olimpici, a partire dal 1996 (olimpiadi di Atlanta), non sono state più inserite le competizioni relative agli equipaggi quattro con e due con; queste competizioni sono state sostituite con il doppio e il quattro senza pesi leggeri per quanto riguarda gli equipaggi maschili nonché doppio e quattro di coppia pesi leggeri per quel che concerne gli equipaggi femminili.
Nelle barche con più di un vogatore ha un ruolo decisivo la figura del capovoga; questi siede sul primo carrello partendo da poppa e ha il compito di impartire il giusto ritmo alla barca e di scegliere la strategia di gara.
Il canottaggio prevede varie categorie suddivise in base all’età:
- Allievi A (9-10 anni)
- Allievi B (11-12 anni)
- Allievi C (13 anni)
- Cadetti (14 anni)
- Ragazzi (15-16 anni)
- Junior (17-18 anni)
- Under 23 o Senior B (19-22 anni)
- Senior A (da 23 anni in su)
- Master (da 27 anni in su).
Tutte le categorie sono sia maschili sia femminili.
È prevista anche la categoria Pesi Leggeri nella quale i vogatori, che appartengono alla categoria Senior, non devono andare oltre un determinato peso limite (il peso limite medio per l’equipaggio è 70 kg, 72,5 kg per il singolo vogatore) e 57 kg (59 kg per la singola vogatrice) per i maschi e le femmine rispettivamente.
Il peso limite minimo dei timonieri è 55 kg per gli equipaggi maschili e 50 kg per quelli femminili.
Per quanto riguarda le distanze di gara per gli Allievi B è prevista quella di 1000 m; per gli Allievi C e per i Cadetti quella di 1500 m, per le categorie dai Ragazzi ai Senior la distanza di gara è di 2000 m, mentre per quanto concerne i Master, la distanza è di 1000 m.
Gli Allievi A non possono prendere parte alle competizioni.
Canottaggio: uno sport impegnativo
I vogatori muovono l’imbarcazione tramite un ciclo che prevede quattro fasi (ciclo di voga): entrata, passata, finale e ripresa; le quattro fasi devono susseguirsi fluidamente; di fatto l’atleta si muove in avanti e all’indietro, con movimenti intermittenti.
La fase ritenuta più importante per un corretto ciclo di voga è l’entrata in acqua; un ciclo di voga armonico consentirà di sfruttare al meglio l’energia che il vogatore deve spendere.
L’allenamento di chi pratica canottaggio deve sviluppare la resistenza aerobica generale (a questo scopo vengono previste sedute la cui durata va dai 20 ai 50 minuti circa; la velocità di percorrenza deve essere aumentata man mano che l’atleta migliora le proprie qualità), lo sviluppo muscolare (l’allenamento deve tenere conto che il canottaggio richiede sì doti di forza, ma anche di velocità ed elasticità; queste due ultime caratteristiche vanno migliorate attraverso sforzi di breve durata eseguendo esercizi ergometrici che non richiedano forze eccessivamente elevate e garantiscano una buona velocità di esecuzione) e la tecnica individuale (migliorare le proprie capacità tecniche è indispensabile nella pratica del canottaggio in modo da realizzare un ciclo di voga armonico; vanno curate la postura, il ritmo del movimento, l’azione delle pale ecc.); ovviamente è fondamentale anche l’affiatamento con i compagni di squadra e per questo sono necessarie molte sedute di allenamento da effettuarsi con i compagni d’equipaggio.
Gli allenamenti di canottaggio possono svolgersi sia su uno specchio d’acqua che in palestra (allenamenti “a secco”). In palestra sono utilizzati pesi e altri attrezzi per aumentare la massa muscolare e incrementare il livello di forza.
Allenamento fuori acqua
Uno strumento fondamentale per l’allenamento fuori acqua, in particolar modo nel corso della stagione invernale, è, ovviamente, il vogatore (anche remoergometro), un attrezzo meccanico con il quale è possibile riprodurre piuttosto fedelmente il gesto che il vogatore deve effettuare quando si trova sull’imbarcazione; ovviamente la sensibilità è diversa perché l’imbarcazione poggia sull’acqua, mentre l’attrezzo è ancorato a terra.
Per approfondire l’allenamento con il remoergometro rimandiamo ai seguenti articoli: Allenamento anaerobico e rowing e Rowing.
A livello salutistico, il canottaggio è uno sport di notevole interesse tant’è che nel nostro articolo Salute: quale sport? ottiene un ottimo punteggio; considerando una scala da 1 (punteggio minimo) a 5 (punteggio massimo) si hanno infatti questi valori:
Cuore – Si valuta la protezione cardiovascolare (4)
Peso – Si valuta l’importanza del controllo del peso corporeo e di un’alimentazione equilibrata (3)
Muscoli e scheletro – Si valuta l’importanza della muscolatura, ma anche i traumatismi introdotti dallo sport considerato (5)
Ormoni – Si valuta la sollecitazione ormonale prodotta dallo sport in sé (5)
Psiche – Si valuta la resistenza alla fatica (4)
Voto globale: 4.
A livello muscolare, il canottaggio è molto interessante perché vengono coinvolti tutti i maggiori gruppi muscolari degli arti superiori, arti inferiori e tronco. Sono ovviamente richieste notevoli caratteristiche aerobiche; se comunque si tiene conto che nel canottaggio d’élite, una gara ha una durata tra i 3 e i 4,5 minuti per le donne (distanza 1000 m) e tra i 5,5 e i 9 minuti per gli uomini (distanza 2000 m), un atleta deve possedere non soltanto una notevole potenza aerobica, ma anche importanti capacità anaerobiche.

Il canottaggio al chiuso è nato di fatto nei primi anni ’70 del XX secolo, grazie all’idea di due fratelli statunitensi, Pete e Dick Dreissigacker, due canottieri che in quel periodo facevano parte della squadra nazionale USA