La scherma è uno sport che appassiona molti bambini e bambine; fra i più piccoli non è sicuramente così popolare come il calcio, il basket, il tennis, il nuoto o la pallavolo, ma può comunque contare su un buon seguito e sicuramente su scuole di ottimo livello, tant’è che la Federazione Italiana Scherma (FIS) è la federazione sportiva italiana più premiata in assoluto, prima nel medagliere delle principali manifestazioni sportive mondiali (olimpiadi, campionati mondiali, campionati europei ecc.). Alcune brevissime precisazioni tecniche; con il termine scherma si fa riferimento a tre diverse discipline: spada, fioretto e sciabola; tutte e tre sono discipline olimpiche, sia in ambito maschile che in ambito femminile. Si tratta di tre armi che hanno caratteristiche diverse; le differenze fondamentali sono tre: a) la spada e il fioretto sono armi di punta, mentre la sciabola è un’arma di punta, taglio e controtaglio; b) fioretto e sciabola sono armi “convenzionali”; infatti, il punteggio che regola queste due discipline si basa sulla convenzione che per avere il punto è necessario attaccare e toccare, mentre se si viene attaccati è necessario parare e rispondere; la spada è un’arma “non convenzionale”; di fatto ottiene il punto lo schermidore che tocca per primo l’altro; c) il bersaglio valido nella spada è tutto il corpo, nel fioretto è invece il tronco, mentre nella sciabola è il corpo dalla cintola in su (ivi comprese braccia e testa).
Bambini e scherma: quando iniziare?
La scherma è uno sport che un bambino può iniziare a praticare fin da quando è giovanissimo; alcuni bambini iniziano addirittura a 4 anni di età, ma si tratta di eccezioni che gli esperti non incentivano. La maggior parte degli addetti ai lavori indicano i 7 anni come età ideale per iniziare; nei bambini di età inferiore, infatti, la coordinazione neuromotoria, aspetto fondamentale nella scherma, è ancora troppo poco sviluppata.
L’attività “agonistica” inizia dai 10 anni in su, anche se la FIS organizza i primi tornei, i cosiddetti “prime lame” a partire dai 6 anni di età.
Di norma, chi inizia a tirare di scherma lo fa utilizzando il fioretto che delle tre armi è quella più leggera (quando i bambini sono molto piccoli tirano di scherma con un fioretto in plastica); ai bambini che si avvicinano più tardi alla scherma molti consigliano di dedicarsi alla spada.
Scherma: vantaggi e svantaggi
La scherma è uno sport per il quale sono fondamentali velocità e notevole coordinazione motoria; entrambe queste caratteristiche, peraltro, vengono decisamente migliorate dalla pratica continuativa di questa attività sportiva. Tutte e tre le diverse discipline, spada, fioretto e sciabola, richiedono autocontrollo, concentrazione, disciplina, senso della misura e una certa dose di sicurezza.
È uno sport di destrezza ed essenzialmente anaerobico, le prestazioni sono intense e molto limitate nel tempo (un incontro di scherma ha una durata di nove minuti; è infatti suddiviso in tre frazioni da tre minuti ciascuna).
Per quanto riguarda gli aspetti negativi di questo sport, viene fatto notare che si tratta di una disciplina sostanzialmente asimmetrica (la stessa critica che viene da sempre rivolta al tennis) e, in quanto tale, potrebbe essere causa di squilibri scheletro-muscolari. È quindi necessario che i bambini che si dedicano alla scherma pratichino anche un’attività fisica compensatoria che solleciti i distretti corporei che non sono chiamati in causa o lo sono molto marginalmente.
L’ultima considerazione è di tipo economico; rispetto a molte altre discipline sportive amate dai bambini e dai ragazzi, la scherma è uno sport piuttosto costoso, sia per quanto riguarda le iscrizioni ai corsi sia per quanto concerne l’attrezzatura necessaria; non è insomma un’attività sportiva alla portata di tutte le famiglie.