• HOME
  • CORSA E SPORT
    • Chi siamo
    • Video
    • Pubblicità
    • Contatti
  • Corsa
    • Corsa
    • Running
    • Maratona
  • Ciclismo
  • Palestra
  • Altri sport
  • Medicina sportiva
  • albanesi.it

Ultrasuoni

Gli ultrasuoni sono onde acustiche con frequenze superiori ai 20 kHz (20.000 Hertz), la massima frequenza udibile dall’orecchio umano (da cui il nome). Tali onde vengono generate sollecitando un quarzo con un campo elettrico di cui si inverte periodicamente la polarità: per effetto del campo elettromagnetico che si crea, il quarzo si comprime ed espande, generando delle vibrazioni meccaniche che provocano le onde acustiche degli ultrasuoni. Penetrando in un sistema biologico, le onde perdono energia, cedendola al sistema che attraversano con un meccanismo di attenuazione. Più alta è la frequenza dell’onda, maggiore è l’attenuazione (quindi penetra meno profondamente): generalmente le onde entrano fino a profondità comprese tra 1,5 e 5 cm. Il sistema biologico può essere un tendine, un muscolo o un osso. La cessione di energia viene convertita in calore, le cui proprietà terapeutiche sono ben note da centinaia di anni.

L’uso degli ultrasuoni a scopo terapeutico in ortopedia è sfruttato fin dalla metà del ventesimo secolo. Il calore indotto nei tessuti è legato alla viscosità del tessuto (quindi alla sua stessa natura biologica), alla sua chimica (composizione) e alle proprietà termiche (conduttività). Ma la cessione di calore non è l’unico effetto. Si ha infatti una sollecitazione meccanica che produce un movimento delle molecole dei tessuti, inducendo variazioni di pressione. Queste permettono di muovere il liquido all’interno dei tessuti biologici e quindi ha effetto nel caso di presenza di versamenti o per riallineare le fibre di collagene.

L’ulteriore effetto delle onde acustiche che attraversano un sistema biologico è di tipo chimico: si modifica il pH e la permeabilità delle membrane cellulari, facilitando lo scambio e la migrazione di liquidi.

Le modalità di applicazione degli ultrasuoni

Esistono due tecniche: per contatto diretto (con la testina dell’apparecchio, sempre a contato con la cute, che viene spostata con un lento movimento rotatorio o di va e vieni; sulla testina viene spalmato un gel conduttivo che consente una migliore trasmissione delle vibrazioni sonore) o a immersione (contatto indiretto), modalità quest’ultima particolarmente adatta quando le aree da trattare sono troppo piccole o dolenti: in questo secondo caso si immerge la parte affetta dalla patologia (generalmente mani o pedi) in acqua a 37 gradi centigradi.

Se la temperatura dell’acqua scende, si perde l’efficacia della terapia. I tempi di applicazione variano da 5 a 10 minuti per la modalità a contatto, e da 10 a 15 minuti per quella a immersione.

Nella modalità a contatto diretto, la più utilizzata, nel caso in cui la zona che necessita di trattamento sia ben definita, piccola e circoscritta, gli ultrasuoni possono essere erogati a intermittenza (con pause di circa un secondo).

Tutti questi effetti microscopici sono fisicamente provati, ma la reale efficacia degli ultrasuoni su casi reali di patologie tendinee, muscolari od ossee, per infiammazioni, ematomi o fratture è legata a molteplici fattori che non sono sempre quantificabili, come il numero e la frequenza di applicazione, le frequenze delle onde ultrasoniche in gioco, la correttezza della modalità di applicazione.

Viste la variabilità e l’aleatorietà di questi fattori (siamo sicuri che la temperatura dell’acqua sia mantenuta costante per tutta la durata del trattamento?), sembra ragionevole non aspettarsi risultati qualitativamente eclatanti di guarigione; anche l’indice di efficienza delle cure ortopediche con ultrasuoni è piuttosto basso, il che sta a indicare che gli ultrasuoni sono una terapia soft che tende a utilizzare l’effetto tempo per simulare una guarigione.

ultrasuoni terapia

Gli ultrasuoni sono una terapia “soft” che tende a sfruttare l’effetto tempo

Campi di applicazione degli ultrasuoni

Gli ultrasuoni sono usati essenzialmente per ridurre il dolore: possono essere utili in sciatalgie, nevriti, periartrite, tendiniti, tendinosi, tenosinoviti, epicondiliti, conflitto sub-acromiale della spalla ecc. Alcuni sostengono che possono avere un effetto curativo per disgregare le calcificazioni.

Secondo alcuni autori, oltre all’effetto antidolorifico (antalgico), altri effetti della terapia a ultrasuoni sono quello antiedemigeno (riduzione del gonfiore), fibrinolitico e rilassante.

Una ricerca di alcuni anni fa ha mostrato qualche effetto nella riduzione dei tempi di recupero a seguito di fratture alla tibia, anche se il campione appare abbastanza limitato: 67 casi di fratture, 34 trattati con ultrasuoni e le rimanenti come gruppo di controllo. Il guadagno nel tempo di guarigione è stato stimato nell’ordine di quasi il 50%.

I concetti esposti in questa ricerca sono stati recentemente riportati sulla stampa non specialistica, ma divulgativa, citando un non ben precisato articolo americano in cui il campione era decisamente più vasto (10.000 casi), anche qui confermando una diminuzione dei tempi di recupero dell’ordine del 38-40%.

NOTA – Ciò sembrerebbe contraddire quanto detto sopra sul basso indice di efficienza degli ultrasuoni. In realtà, se si leggono le ricerche, si scopre che gli ultrasuoni sono stati applicati per un tempo e una frequenza (numero di sedute per settimana) che è insperabile pensare che un paziente normale possa avere: per esempio per una data patologia (notate come nell’articolo sopraccitato cambino i tempi e le frequenze di utilizzo) nella ricerca il soggetto controllato subisce un trattamento per un paio d’ore al giorno tutti i giorni (a intervalli di 15′-20′), mentre il vostro fisioterapista vi propone tre sedute di un quarto d’ora alla settimana!

Controindicazioni alla terapia con ultrasuoni

Gli ultrasuoni non devono essere utilizzati sulla zona cardiaca, sulla regione cefalica e sui tessuti specializzati (testicolo, ovaio, metafisi fertili, vale a dire quelle che si ossificano in modo più tardivo), che possono venire danneggiati.

Particolari cautele devono essere adottate quando si effettuano applicazioni sul rachide (colonna vertebrale) di pazienti con esiti di laminectomia, per possibili danni al midollo spinale.

In linea generale, gli ultrasuoni non devono essere mai applicati in caso di:

  • osteoporosi ad alto turnover
  • presenza di frammenti metallici
  • protesi articolari
  • vene varicose
  • flebiti e tromboflebiti
  • presenza di pacemaker
  • arteriopatie obliteranti
  • emorragie, mestruazioni
  • tessuti neoplastici
  • tubercolosi
  • gravidanza.

 

Condividi:
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Email


L'IDEA REGALO

manuale completo della corsa Frutto di una trentennale esperienza nel mondo della corsa, Il Manuale completo della corsa raccoglie tutto (oltre 500 pagine) ciò che oggi si conosce su questa meravigliosa pratica sportiva. La corsa è analizzata sotto i vari aspetti, da quello semplicemente salutistico fino ad arrivare a quello agonistico. È l'opera ideale per accompagnare il principiante nei suoi primi passi, ma anche per capire tutti i fini meccanismi che si mettono in moto per arrivare al vertice della prestazione.


NOVITÀ 2023

La teoria della personalità

Conoscere e interagire con gli altri significa capire la loro personalità. Ci si può riuscire intuitivamente, ma spesso il risultato è mediocre. Questo testo è fondamentale per imparare a conoscere la personalità delle persone con cui ci relazioniamo, e migliorare la qualità della vita negli affetti e nel lavoro. Una buona teoria della personalità arriva persino a rispondere positivamente a un’importante domanda: esiste una personalità ideale nel cammino verso la felicità? Il testo diventa quindi anche uno strumento per conoscere sé stessi e migliorare la propria personalità eliminando i difetti che possono avvelenare la nostra vita. la teoria della personalità

Thea – San Martino Siccomario (PV) © 2000 - 2023 | P.IVA 01527800187 | Tutti i diritti riservati