Che relazione esiste fra infortuni muscolari e acido lattico? Tutti dovrebbero sapere che l’acido lattico viene smaltito molto velocemente nei nostri muscoli: la sua quantità si dimezza ogni 15-30 minuti a seconda dell’allenamento e della quantità di acido lattico prodotto. A seconda della concentrazione iniziale (è massima per gare di 800-1000 m), dopo 30′, massimo un’ora, la concentrazione è tornata a quella basale (circa 2mmmoli/l, quella che si ha nella maratona che si corre quindi senza produrre grandi quantità di lattato). Dietro a questa realtà fisiologica si è fatta strada un altro errore: ritenere che la dolenzia nei giorni successivi a un esercizio fisico come la corsa sia dovuta ai soli sforzi eccentrici (come la corsa in presenza di variazioni di pendenza in chi non è allenato in tali variazioni oppure i primi allenamenti del principiante) che producono rabdomiolisi, cioè microtraumi muscolari. Tutto ciò è vero, ma non spiega uno scenario come questo.
Mario è un soggetto ben allenato che vale circa 40′ sui 10000 m. Sta eseguendo una serie di ripetute sui 1000 m a 3’50” al km. Alla quarta ripetuta, una fitta: contrattura o, peggio, distrazione muscolare.
La spiegazione relativa alla rabdomiolisi non è valida perché Mario sta eseguendo sforzi in piano ed è genericamente allenato a tali sforzi. Non ha nemmeno senso parlare di velocità perché 23″ ogni 100 m (3’50″/km) è una velocità “ridicola” per chi come Mario riuscirebbe a correre i 100 m per esempio in 14″. Non ha senso nemmeno parlare di sforzo eccessivo perché Mario non era allo stremo delle forze, aveva ancora due mille da correre e probabilmente ci sarebbe riuscito allo stesso ritmo.
Il punto è che correre in condizioni di acidosi lattica mette i muscoli in difficoltà, li fa lavorare male e quindi li sottopone a una maggiore probabilità di infortunio. Infortunio che potremmo affiancare a quelli da intensità (tipici del velocista), da scarso allenamento (tipici del principiante o da chi affronta scenari per lui nuovi, come le prime corse in salita/discesa): l’infortunio da acidosi lattica.
Per questo motivo, è opportuno non esagerare con gare o allenamenti lattacidi.

L’acido lattico viene prodotto nei muscoli durante la degradazione anaerobica (cioè in assenza di ossigeno) del glucosio