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Tipologia fisiologica dell’atleta

Come si può definire la tipologia fisiologica dell’atleta? Quando si corre una certa distanza il corpo utilizza a fini energetici meccanismi diversi. Limitandoci a corse di mezzofondo dai 5000 m alla maratona, schematicamente sono tre i principali meccanismi energetici: a) meccanismo anaerobico in cui si produce energia in assenza di ossigeno; b) meccanismo aerobico-glicidico in cui in presenza di ossigeno si bruciano carboidrati; c) meccanismo aerobico-lipidico in cui in presenza di ossigeno si bruciano lipidi (grassi). Ognuno di noi può sfruttare i tre meccanismi in maniera diversa, a seconda dell’allenamento e delle caratteristiche individuali congenite o acquisite. È importante che il runner conosca esattamente a quale categoria appartiene. Esistono runner aerobicamente scarsi che corrono le classiche gare di 10 km anaerobicamente; è il classico caso di runner sovrappeso con buona muscolatura: già dai primi chilometri sono in acidosi lattica, il respiro è superaffannato, fanno una fatica terribile (molti confondono la fatica disumana con l’andare fortissimo) e arrivano al traguardo convinti che si debba sempre correre così, il primo chilometro a 3’45″/km e il penultimo a 4’30″/km (l’ultimo con lo sprint finale alla Filippide scendono a 4’10″/km!).

Fisiologicamente parlando, esistono tre tipologie di runner:

  • equilibrato – I suoi record sono tutti nella stessa categoria;
  • anaerobico – I record nelle distanze più brevi sono in categorie migliori rispetto a quelli su distanza più lunghe;
  • aerobico – I record nelle distanze più lunghe sono in categorie migliori rispetto a quelli su distanza più brevi.
Tipologia fisiologica dell'atleta

Alcuni runner, aerobicamente scarsi, corrono le classiche gare di 10 km in modo anaerobico

Il test empirico

Senza voler arrivare alla maratona (tipicamente aerobica) per capire a che classe appartenete, basta considerare le prestazioni sui 1500 m e sulla mezza maratona, relativamente ai vostri avversari nelle gare di 5-10 km (gli avversari, almeno dieci, sono cioè un campione statistico di confronto). Se nei 1500 m precedete parecchi di quelli che nei 10000 m vi arrivano davanti siete anaerobici; se nella mezza precedete parecchi di quelli che nei 5000 vi arrivano davanti siete aerobici. Questi test prescindono dal modo di correre dell’atleta: se uno parte scriteriatamente forte nei 10000 m lo fa anche quando corre un 1500 m. Se le classifiche come posizione non cambiano molto, probabilmente avete un giusto mix.

Il test scientifico

Fate riferimento al test dei 7′; grazie al suo risultato e al tempo dell’atleta nei 10000 m è possibile definire correttamente la tipologia fisiologica dell’atleta.

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