La scelta delle scarpe da running per una donna deve rispettare comunque i requisiti generali che abbiamo elencato per le scarpe da running, ma in questo articolo vogliamo sottolineare le principali differenze fra i modelli maschili e quelli femminili.
Attualmente, una buona percentuale di runner amatoriali è donna; questo ha fatto sì che le aziende del settore si siano sempre più specializzate nella promozione di modelli da donna, evitando, come in passato, di “riverniciare” solamente i modelli maschili e proporli come femminili.
Nella scelta della scarpa le donne hanno qualche difficoltà in più. Infatti, di alcuni modelli esistono scarpe unisex con numeri “bassi” (dal 5 generalmente) e altri modelli presentano la versione da uomo e da donna (generalmente una W segue il nome della scarpa). In questo secondo caso i numeri del modello da uomo partono da taglie superiori al 40 e poche donne potrebbero permettersele, quindi la maggior parte delle donne dovrebbe indirizzarsi sulla versione femminile dello stesso modello.
Le differenze anatomiche
Sono sostanzialmente tre.
Forma del piede – La forma del piede della donna è diversa da quella dell’uomo. I modelli femminili sono più larghi a livello dell’avampiede e della punta e più stretti a livello del tallone. A volte, i modelli da uomo e da donna presentano materiali diversi per l’intersuola e/o offrono un supporto diverso a livello del tallone.
Peso – Mediamente le donne hanno il 15% in meno di massa muscolare rispetto agli uomini e un peso minore, a parità di altezza e numero di scarpa.
Angolo Q – L’angolo Q è l’angolo tra la linea di forza del muscolo quadricipite e la linea del tendine rotuleo. Poiché le donne hanno fianchi più larghi degli uomini, hanno anche un angolo Q più largo. La conseguenza è che le donne sono portate a una maggiore pronazione e necessitano di un sostegno supplementare.
Le differenze fra scarpe da uomo e da donna
Cosa differenzia un modello di scarpa da running da donna da quello per l’uomo? A seconda della marca, esistono due filosofie di fondo.
La prima è quella di adattarsi alle donne “principianti”. Poiché in genere molte donne corrono anche per dimagrire, la scarpa femminile tende a essere meno “interessata” alla prestazione, fatta con materiali meno evoluti, spesso più pesanti (anche 30-40 g) e meno reattivi. Inoltre, le scarpe femminili durano di meno perché non è necessario usare materiali (più costosi) che durino fino anche a 1.000 km.
La seconda strategia è quella di adattarsi alle donne “agoniste”. In genere, le donne a livello di agonismo amatoriale non hanno problemi evidenti di sovrappeso, si allenano quanto gli uomini, ma sono più leggere in media dei modelli maschili: poiché in media le donne pesano di meno rispetto agli uomini, l’intersuola di una scarpa femminile è progettata per sostenere un 15% in meno all’impatto con il suolo. Spesso, i modelli da donna presentano anche scanalature molto più profonde. Queste scelte obbediscono a criteri fisio-anatomici, ma sono anche scelte commerciali che portano la scarpa a costare di meno (e magari a essere venduta allo stesso prezzo di quella da uomo!). C’è però da dire che il peso dei modelli da donna si riferisce spesso al 39, mentre quello del modello maschile al 42: quindi se il modello da donna è molto più leggero vuol dire che l’azienda ha risparmiato troppo sui materiali!
La strategia è spesso rivelata dal prezzo della scarpa; quanto più è professionale tanto più una scarpa da donna costa; sicuramente si va oltre i 50 euro.
Il rovescio della medaglia della seconda soluzione è che le scarpe sono fatte espressamente per donne fino a 60 kg (l’equivalente di un 75 kg per l’uomo) e con numeri che arrivano fino al 42. Donne molto alte e quindi, anche se magre, naturalmente pesanti dovrebbero orientarsi su scarpe da uomo, a meno di non trovare marche particolari.
Quale scegliere?
Poiché non esiste una scarpa ottimale per tutte le donne, conviene comunque orientarsi su marche che offrano un’ampia gamma di modelli, confrontando il modello da uomo e da donna.

Le scarpe da running per le donne sono più larghe a livello dell’avampiede e della punta e più strette a livello del tallone
Se la donna pesa meno di 50 kg, probabilmente la scelta migliore è una scarpa da donna che offra la massima vestibilità.
Se la donna pesa più di 70 kg, probabilmente è opportuno comunque scegliere un modello da uomo perché i modelli da donna sono troppo leggeri (o comunque scegliere un modello da donna di almeno 300 g).
Nell’intervallo fra 50 e 70 kg, la scelta dipende dal grado di allenamento, dallo stato fisico (facilità a infortunarsi), dal modo di correre (le donne pronano di più) ecc. Ammesso di trovare la taglia giusta, conviene provare sia il modello da uomo sia quello da donna.