• HOME
  • CORSA E SPORT
    • Chi siamo
    • Video
    • Pubblicità
    • Contatti
  • Corsa
    • Corsa
    • Running
    • Maratona
  • Ciclismo
  • Palestra
  • Altri sport
  • Medicina sportiva
  • albanesi.it

Talloniere in silicone

Le talloniere in silicone sono un dispositivo che ha lo scopo di sopraelevare il tallone per diminuire il carico al tendine d’Achille; può trattarsi di un plantare più o meno sofisticato (per approfondimenti si consulti il nostro articolo Plantare) oppure di un semplice oggetto in silicone da inserire nella parte posteriore delle scarpe; ciò che è importante è la funzione che deve svolgere, ovvero: sopraelevare il tallone allo scopo di proteggere il tendine d’Achille. Cerchiamo di capire il meccanismo di funzionamento della talloniera in silicone; una volta inserita, il tendine non è in grado di stirarsi in modo massimale (e in tal modo viene a essere protetto) e il tricipite surale (il gruppo muscolare situato nella parte posteriore della gamba) subisce una contrazione ridotta. Normalmente, se il tendine resta poco sollevato rispetto all’avampiede, esso si stira molto e restituisce l’energia massima. Ovviamente, come si può facilmente immaginare, sarà massima anche l’usura. Da questa breve descrizione risulta chiaro che:

non è possibile ottimizzare prestazione e prevenzione;

o si sceglie una o si sceglie l’altra. Ovviamente esistono anche situazioni intermedie in cui, per non penalizzare eccessivamente la prestazione, si usano plantari con rialzi minimi (inferiori al cm). Personalmente riteniamo che un rialzo minimo significhi una prevenzione minima ovvero, detta in termini meno tecnici, ma sicuramente efficaci: non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.

D’altra parte, è facile intuire che

se fosse possibile conciliare le due cose, le scarpe da running avrebbero il rialzo incorporato.

Se non ce l’hanno è evidente che il motivo non può che essere la riduzione della prestazione.

Talloniera: quando non va usata

Da quanto esposto nel paragrafo precedente dovrebbe essere chiaro che la talloniera non deve essere usata:

  • per continuare a correre in presenza di una patologia del tendine. Affidarsi alla talloniera non è altro che un rimandare il problema. Prima si risolve la tendinite e in seguito si valuta se usare un plantare (ovviamente ci si deve rassegnare a perdere qualcosa in termini prestativi). Quello che deve essere chiaro è che la talloniera non guarisce, è uno strumento preventivo.
  • Per prevenire infortuni in atleti che non hanno problemi. L’uso di plantari senza motivo riduce la prestazione e in genere modifica lo stile di corsa rendendolo più dispendioso.
talloniere in silicone

La tendinopatia del tendine di Achille è un problema che riguarda generalmente quegli atleti che praticano discipline sportive in cui è presente la corsa

Talloniere in silicone: quando usarle

 

Sempre riferendosi ai concetti di base, la talloniera dovrebbe essere usata:

  • nel recupero dopo un infortunio o dopo un’operazione chirurgica. Poiché lo scarico è percentuale, non bisogna aspettarsi chissà quali miracoli. Se si avverte dolore anche quando si sta utilizzando la talloniera significa che si è ancora guariti ed è necessario fare le considerazioni del caso. Scopo prioritario è arrivare a correre SENZA talloniera. Oggi, anche dopo un’operazione al tendine d’Achille il recupero viscoelastico può essere del 100% (se l’operazione e il recupero sono ottimali). Molti chirurghi propongono il plantare, altri no. Personalmente propendo per la seconda soluzione. Si riprende a correre magari un mese dopo, ma solo se si è guariti. Giustificare l’uso del plantare perché “il tendine non è più come prima” significa sostanzialmente aver fallito l’operazione o la terapia.
  • Nei casi in cui il tendine è talmente irrecuperabile e impossibilitato a sostenere uno sforzo massimale. In questo caso però ci si dovrebbe mettere il cuore in pace e lasciar perdere ogni aspetto prestativo della corsa, correndo per il semplice benessere. Anche con la talloniera un allenamento professionale non farebbe che peggiorare la situazione. Del resto se bastasse un plantare, molti grandi atleti non avrebbero abbandonato le competizioni per guai tendinei.

Le solette da running

Problematiche che si ripresentano periodicamente possono essere talvolta risolte con l’uso di semplici solette da running; pur non essendo in grado di risolvere situazione di una determinata serietà, questi accessori sono in grado di aumentare la distanza critica del runner di circa 5 km, cosa che merita sicuramente di essere presa in seria considerazione.

Condividi:
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Email


L'IDEA REGALO

manuale completo della corsa Frutto di una trentennale esperienza nel mondo della corsa, Il Manuale completo della corsa raccoglie tutto (oltre 500 pagine) ciò che oggi si conosce su questa meravigliosa pratica sportiva. La corsa è analizzata sotto i vari aspetti, da quello semplicemente salutistico fino ad arrivare a quello agonistico. È l'opera ideale per accompagnare il principiante nei suoi primi passi, ma anche per capire tutti i fini meccanismi che si mettono in moto per arrivare al vertice della prestazione.


NOVITÀ 2023

La teoria della personalità

Conoscere e interagire con gli altri significa capire la loro personalità. Ci si può riuscire intuitivamente, ma spesso il risultato è mediocre. Questo testo è fondamentale per imparare a conoscere la personalità delle persone con cui ci relazioniamo, e migliorare la qualità della vita negli affetti e nel lavoro. Una buona teoria della personalità arriva persino a rispondere positivamente a un’importante domanda: esiste una personalità ideale nel cammino verso la felicità? Il testo diventa quindi anche uno strumento per conoscere sé stessi e migliorare la propria personalità eliminando i difetti che possono avvelenare la nostra vita. la teoria della personalità

Thea – San Martino Siccomario (PV) © 2000 - 2023 | P.IVA 01527800187 | Tutti i diritti riservati