Può sembrare una preoccupazione eccessiva, ma non è così: l’uso di scarpe civili (o borghesi che dir si voglia) opportune è fondamentale per il runner. Può sembrare assurdo, ma molti traumi attribuiti alla corsa sono dovuti all’uso di scarpe civili veramente pessime. Il meccanismo di insorgenza dell’infortunio è il sovraccarico che la corsa genera su una struttura già provata dal semplice cammino con scarpe civili. La soluzione ideale consiste nell’utilizzare sempre scarpe con soletta anatomica. Se non si usa un modello ortopedico, si può utilizzare una soletta da running in sostituzione della soletta originale del modello o sopra di essa. Una buona alternativa è di utilizzare scarpe da running che non si usano più per la corsa. Sono pertanto bocciate tutte le calzature civili senza soletta anatomica, dalle normali ciabatte a calzature estive senza alcuna protezione (il piede respira, ma si scassa!). Un consiglio per le donne: non usate i tacchi a spillo! È un esempio di vanità che chi ama il proprio corpo non può e non deve permettersi. Relativamente a chi ha già problemi, se proprio non volete scegliere la soluzione ideale sopradescritta seguite almeno i consigli sottoriportati (che sono utili anche in aggiunta a essa).
Tendiniti e/o borsiti – Se avete problemi al tendine d’Achille e/o soffrite di borsiti calcaneari o di altre patologie che interessano la zona, è opportuno usare scarpe civili con un buon rialzo posteriore e molto morbide nella parte a contatto con le zone dolenti. Anzi, ogni runner dovrebbe il più possibile calzare zoccoli ortopedici (o scarpe da running “smesse”) e astenersi dal camminare a piedi nudi o con calzature (ciabatte) che non abbiano i requisiti sopradescritti. Ovviamente, non è il caso di diventare perfezionisti: per la doccia le ciabatte vanno benissimo!
Gonfiore dell’alluce – È una condizione in cui l’alluce ha una protuberanza ossea alla base ed è inclinato verso le altre dita del piede. Anche in questo caso nelle normali attività quotidiane occorre indossare scarpe molto comode, eventualmente con un supporto di spugna che può alleviare il fastidio; iniziate con un supporto di piccole dimensioni fra l’alluce e il secondo dito, quindi aumentatene gradualmente la misura finché ne trovate uno ottimale. Potete anche applicare un cerotto ad anello sulla protuberanza ossea per ridurre la frizione ed eventualmente incidere la tomaia della scarpa, se il contatto fra la pelle e la calzatura fosse troppo doloroso. Chi soffre cronicamente di questo problema può considerare di indossare sempre calzature sportive.
Dolori al polpaccio – Anche in questo caso si deve evitare di camminare scalzi o con calzature sostanzialmente piatte (ciabatte). Chi soffre di problemi ricorrenti al polpaccio dovrebbe acquistare scarpe più robuste nella parte posteriore della tomaia e della suola.
Piedi piatti – Il piede piatto è un’alterazione morfologica del piede caratterizzata da valgismo del retropiede e da una riduzione, più o meno accentuata, della volta plantare. (Nota: la corsa non può causare i piedi piatti!). I piedi piatti di per sé non costituiscono un problema, anche se possono predisporre a varie patologie (per esempio molti runner con i piedi piatti spesso tendono alla pronazione eccessiva).
Dita a martello – Si tratta di una deformazione delle dita dei piedi le cui punte risultano “schiacciate”, spesso a causa del contatto ripetuto contro la parte anteriore della calzatura. Verificate che le scarpe utilizzate quotidianamente siano abbastanza comode. Applicate un cerotto ad anello sulla punta delle dita per ridurre frizione e dolore. Alcuni runner applicano un cerotto per unire il dito interessato a quello adiacente. Chi soffre di una forma particolarmente accentuata di questa patologia può considerare l’uso di calzature sportive anche nella vita di tutti i giorni.

L’uso di scarpe civili opportune è di fondamentale importanza per il runner