Le ripetute 5×1000 m sono un allenamento classico per i 10000 m. Infatti, il recupero non è da fermo, ma è di corsa, un km di recupero corso a un ritmo che è di circa il 20% più lento di quello con cui vengono corsi i 1000 m veloci. Questi ultimi dovrebbero essere corsi al ritmo dei 5000 m. Per esempio, un atleta che corre i 1000 m veloci a 3’30” potrà correre i 1000 m di recupero fra i 4’10” e i 4’15”. Realisticamente correrà i 10 km (ovviamente se ha la tenuta alla distanza!) a 3’40″/km o appena sotto. L’allenamento pertanto è di medio impegno e serve per dare velocità e brillantezza sui 10000 m, abituando anche ai cambi di ritmo.

Le prove ripetute sono tipiche del runner evoluto che vuole ottimizzare la prestazione
5×1000 m + 1000 m di recupero: possibili errori nell’esecuzione della prova
Gli errori possibili nell’esecuzione della prova sono:
- correre i 1000 m troppo velocemente; l’allenamento diventa molto duro (ammesso che si recuperi correttamente) ed è poco interessante per i 10000 m, anzi, abitua l’atleta a partire troppo forte;
- correre i 1000 m troppo lentamente; significa che ci si sta sopravvalutando e che conviene adottare un ritmo gara più ragionevole;
- correre i 1000 m di recupero troppo lentamente perché si sono corsi i 1000 m veloci a ritmo troppo elevato; questo è il caso peggiore, l’allenamento è stato tempo buttato;
- correre i 1000 m di recupero troppo lentamente anche se si è rispettata la velocità nelle frazioni veloci; questo è tipico dei mezzofondisti che non hanno ancora la sufficiente resistenza per correre bene per 10 km;
- correre i 1000 m di recupero troppo velocemente; tipico dei maratoneti e di chi, di fatto, ha un differenziale troppo basso fra 5 e 10 km, mancando di velocità.
NOTA – I riscontri cronometrici sono medie sulla popolazione atletica per cui è opportuno che il singolo runner li adatti alla sua situazione.