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Defaticamento

In ambito podistico il defaticamento consiste generalmente in una decina di minuti di corsa blanda. Molti atleti attribuiscono erroneamente la stanchezza del dopo gara a un’eccessiva produzione di acido lattico e per scongiurare i postumi di una prova impegnativa concludono la loro seduta “defaticando”. Ma il defaticamento serve davvero? A volte no e a volte sì.

Quando il defaticamento non serve

Se è vero che il defaticamento può servire per migliorare lo smaltimento del lattato e per aumentare la frazione di lattato che viene ossidata e quindi riconvertita in energia, è pur vero che i tempi di smaltimento del lattato sono comunque rapidi (anche se l’atleta resta a riposo), mentre i postumi della gara sono invece dovuti al ripristino dell’equilibrio degli altri fattori alterati (ammoniaca, catabolismo proteico e scorte di glicogeno) che richiedono tempi sicuramente più lunghi. In particolare si è notato che un’attività defaticante svuota ulteriormente le scorte di glicogeno e pertanto non è indicata se:

  1. la prova è stata sufficientemente lunga da produrre una condizione di deplezione di glicogeno (almeno 15 km per gli atleti allenati);
  2. gli impegni agonistici sono ravvicinati;
  3. se si è in un periodo di duro allenamento.
Defaticamento

Il defaticamento serve davvero?

Quando serve il defaticamento

Dopo prove brevi e intense (come una gara inferiore ai 6-8 km oppure una sessione di ripetute), il defaticamento trova la sua giustificazione poiché evita un brusco arresto da parte dell’atleta.

Ovviamente va eseguito non oltre 2′-3′ dopo il termine della prova, altrimenti viene a mancare la sua funzione di passaggio morbido allo stato di riposo, evitando problemi cardiologici dovuti alla brusca variazione d’intensità in presenza di catecolamine plasmatiche. È utile anche dopo allenamenti di forza (come le ripetute su salite brevi) perché mantenere una leggera attività fisica facilita il ritorno venoso.

Infine, il defaticamento può servire dal punto di vista psicologico per quegli atleti che nel dopo-gara sono troppo nervosi; va da sé che sarebbe più opportuno rivedere la propria dimensione agonistica.

Come si esegue il defaticamento

L’ideale è correre per 8-15′ a ritmi molto blandi, in massima scioltezza.

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