• HOME
  • CORSA E SPORT
    • Chi siamo
    • Video
    • Pubblicità
    • Contatti
  • Corsa
    • Corsa
    • Running
    • Maratona
  • Ciclismo
  • Palestra
  • Altri sport
  • Medicina sportiva
  • albanesi.it

D-ribosio e ATP

Uno dei modi più semplici di vendere prodotti inutili che dovrebbero migliorare la prestazione è descrivere al potenziale acquirente come avvengono i processi energetici, facendo intendere ciò che si vuole (in genere un concetto scientificamente errato). Vediamo un esempio. A riposo il nostro corpo produce quantità di ATP sufficiente per espletare tutte le funzioni richieste. L’ATP (adenosintrifosfato) è la molecola in cui è immagazzinata l’energia e che viene utilizzata secondo necessità. Quando si compie uno sforzo intenso, la nostra prestazione può essere limitata dalla mancanza di ATP. Poiché il processo di rigenerazione delle scorte di ATP è sufficientemente lento (72 ore) se noi forniamo una sostanza come il d-ribosio coinvolta in questo processo di ricostruzione siamo in grado di migliorare il recupero e il mantenimento della prestazione dell’atleta. Geniale! Non c’è nulla di sbagliato scientificamente, eppure il d-ribosio è una bufala. Il trucco sta nel non spiegare tutto, lasciando che l’acquirente tragga (arbitrariamente) conclusioni che in realtà non sono vere (si tratta di un esempio di seminformazione). Smascheriamo l’esempio.

È vero che le scorte si riformano in 72 ore, ma le scorte di ATP sono veramente limitate nel nostro organismo e non sono loro a determinare la maggior cessione di energia. È quest’ultimo fatto che viene taciuto. Infatti è la conversione dei carboidrati, dei grassi e delle proteine che consente di riformare continuamente ATP. Un atleta di 70 kg in una maratona brucia circa 50 kg di ATP che quindi non può essere presente come “scorta” (l’atleta dovrebbe pesare 120 kg!!!). l’ATP si forma:

a) utilizzando un substrato energetico (carboidrati, grassi, proteine) che va distrutto;

b) utilizzando come catalizzatori un discreto numero di sostanze che partecipano alle reazioni e le rendono possibili, ma non vengono distrutte (concetto da tener presente).

Quindi se l’atleta vuole avere a disposizione ATP non deve né ricorrere alle scorte (che gli permetterebbero al massimo di compiere una frazione minima della sua prova) né a tutte quelle sostanze (vitamine del gruppo B, coenzima Q10, ferro, NADH ecc.) che intervengono nelle reazioni senza andare distrutte, ma deve fare in modo da avere sempre a disposizione il carburante.

Quindi:

a) assumere d-ribosio o ATP (negli USA vengono venduti prodotti con ATP in capsule!) è come pensare che per correre una maratona con 30 °C  basti bere una goccia di rugiada.

b) Assumere sostanze coinvolte nei processi energetici come catalizzatori è come sperare di riempire il serbatoio della propria auto facendo benzina a una stazione di servizio vuota (mancano carboidrati, grassi o proteine), ma con decine di benzinai pronti a servirci.

ATP e D-ribosio

Il D-ribosio è un carboidrato composto da 5 atomi di carbonio che fa parte di strutture complesse come gli acidi nucleici

Condividi:
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Email


L'IDEA REGALO

manuale completo della corsa Frutto di una trentennale esperienza nel mondo della corsa, Il Manuale completo della corsa raccoglie tutto (oltre 500 pagine) ciò che oggi si conosce su questa meravigliosa pratica sportiva. La corsa è analizzata sotto i vari aspetti, da quello semplicemente salutistico fino ad arrivare a quello agonistico. È l'opera ideale per accompagnare il principiante nei suoi primi passi, ma anche per capire tutti i fini meccanismi che si mettono in moto per arrivare al vertice della prestazione.


NOVITÀ 2022

La dieta italiana

Oggi la dieta italiana è uno dei modelli alimentari più innovativi e più facili da seguire. In sintesi, è la versione scientifica della dieta mediterranea, cioè non solo consigli qualitativi, ma anche quantitativi. La dieta italiana potrà servire quindi a chi vuole mangiare sano ed evitare il sovrappeso, allo sportivo che cerca un modello alimentare compatibile con la prestazione, a chi pensa giustamente che una sana alimentazione possa rallentare l'inevitabile invecchiamento. L'approccio scientifico della dieta italiana è accessibile a tutti, non richiede particolari competenze e, anzi, può essere uno strumento molto facile per capire veramente i principi della dieta mediterranea. dieta italiana

Thea – San Martino Siccomario (PV) © 2000 - 2023 | P.IVA 01527800187 | Tutti i diritti riservati