In questo articolo analizziamo lo compatibilità degli altri sport con la corsa. Per compatibilità si intende il potere allenante (relativamente alla corsa) che può derivare da uno sport. È prassi indicare a runner infortunati la pratica di sport alternativi non traumatici come ciclismo, nuoto ecc.; altri runner utilizzano uno sport alternativo a scopo di puro divertimento, ma anche con il secondo fine di essere in qualche modo utile all’allenamento alla corsa di resistenza. È molto importante capire che purtroppo, per il runner, il beneficio che può derivare dalla pratica di altri sport è spesso solo un’illusione; è altresì vero che l’affermazione precedente è tanto più vera quanto più il runner è allenato alla corsa. Per un jogger che esce tre volte alla settimana per un totale di 25 km, è praticamente ininfluente correre o giocare a calcio per tre volte con allenamenti da circa 90′: le sue prestazioni nella corsa rimangono pressoché immutate. Ben diverso è il discorso di un runner esperto che si allena sei volte alla settimana in modo professionale percorrendo almeno 70 km. Se sostituisse tre sedute con tre allenamenti di calcio, il suo rendimento nella corsa calerebbe sicuramente.
Esamineremo due tabelle. La prima è stata composta da Berg analizzando il massimo consumo di ossigeno di atleti professionisti di vari sport. La seconda compare nel mio testo Il Manuale completo della maratona e analizza la resistenza aerobica (cioè l’attitudine a correre la maratona) per atleti provenienti da vari sport. La tabella di Berg (il massimo consumo di ossigeno è espresso in mL per Kg per minuto) è la seguente:
La tabella di Berg
Sci di fondo | 82 |
Runner professionisti | 80 |
Runner amatoriali | 66 |
Canottaggio | 68 |
Nuoto | 62 |
Jogger amatoriali | 60 |
Pesisti | 49 |
Sci alpino | 62 |
Lotta libera | 55 |
Hockey su ghiaccio | 51 |
Velocisti (100-200 m) | 53 |
Si può notare che uno sciatore di specialità alpine professionista ha un massimo consumo di ossigeno inferiore a un runner amatoriale (circa il 10% in meno) e di poco migliore rispetto a un jogger; la situazione diventa ancora più critica per gli sport di potenza. Se poi si considera uno sportivo non professionista si può ben comprendere che per esempio praticare il nuoto a livello amatoriale abbia praticamente un’incidenza nulla sull’allenamento alla corsa.
Se il massimo consumo di ossigeno può essere messo in relazione alle proprie prestazioni sui 3000 m, la stessa situazione si rileva anche per le caratteristiche puramente aerobiche.
Di seguito in questa semplice tabella riporto il livello di allenamento alla corsa di resistenza (in proiezione maratona) degli sport più comuni. L’impegno è indicato per numero di allenamenti alla settimana.

La spesa energetica nel nuoto è abbastanza limitata per un nuotatore non allenato
Alla maratona da altri sport
Sport | All. scarso (1-2 volte) | All. medio (3 o più volte) | All. professionistico (almeno 6 volte) |
Basket (play/guardia/ala) | Sedentario | Jogger | Jogger |
Basket (pivot) | Sedentario | Sedentario | Jogger |
Calcio (portiere) | Sedentario | Sedentario | Jogger |
Calcio (difensore/attaccante) | Sedentario | Jogger | Jogger |
Calcio (centrocampista) | Jogger | Jogger | Runner |
Canottaggio | Jogger | Jogger | Runner |
Ciclismo | Jogger | Runner | Runner |
Karate | Sedentario | Jogger | Jogger |
Nuoto (fino a 1500 m) | Jogger | Jogger | Jogger |
Nuoto (fondo) | Jogger | Runner | Runner |
Pallavolo | Sedentario | Sedentario | Jogger |
Rugby | Jogger | Jogger | Runner |
Sci (discesa) | Sedentario | Sedentario | Jogger |
Sci (fondo) | Jogger | Runner | Runner |
Tennis | Jogger | Jogger | Runner |
Come si può vedere, è spesso inutile illudersi di essere a livello di runner. Questa tabella è estremamente utile anche per indirizzare correttamente un amico verso la corsa di resistenza: non sopravvalutate il suo passato sportivo. Uno sciatore di discesa a livello mondiale non va oltre il livello di jogger, cioè al massimo arriva a dieci chilometri senza essere in grado di dare il meglio di sé per le limitazioni che la non abitudine alla corsa comporta (non sopportazione della fatica di resistenza, mal di gambe, fiato corto ecc.). Così uno sciatore della domenica, relativamente alla corsa prolungata, è fondamentalmente un sedentario, a prescindere dall’ottima muscolatura che può avere.