Le ripetute sui 300 m sono un allenamento che trova minori giustificazioni rispetto a quelli relativi ad altre distanze veloci; infatti i 300 m compaiono spesso in lavori misti, mentre per le ripetute omogenee si preferiscono di solito i 400 m. In genere, i 300 m vengono preferiti ai 400 m quando l’atleta non è ancora al top o quando si ricerca una velocità più alta.
3000 m e 5000 m – Due sono le ripetute tipiche:
- 10×300 m con 1′ di rec. da fermo; questo allenamento serve anche per calcolare l’età biologica dell’atleta.
- 3x(4×300 m con 100 m di rec. a 40″-1’/km più lento dei 300) e rec. 4′ fra le serie.
10000 m – Per questa distanza si può utilizzare il 100 m di recupero per impostare ripetute con il recupero di corsa. L’allenamento risulta però massacrante, soprattutto mentalmente, e difficile da interpretare perché ritmi troppo lenti non sono significativi. Un allenamento tipico per i 10000 m è rappresentato da 20 ripetute sui 300 m a ritmo gara con il recupero di 100 m di 40″/km più lento.
Mezza e maratona – Le ripetute corte (dai 200 ai 400 m) vengono spesso indicate per fondisti lunghi per mantenere elasticità e scioltezza. Non concordo pienamente con questa impostazione perché (vedasi l’articolo sugli allunghi) durante queste sedute i runner non esperti possono commettere facilmente errori che causano infortuni che vanificano mesi di preparazione.

I 300 m compaiono spesso in lavori misti, mentre per le ripetute omogenee si preferiscono in genere i 400 m