Molti runner non hanno minimamente idea di quante gare sia opportuno correre nell’anno. Se per la maratona (vedasi l’articolo Quante maratone?) è abbastanza chiaro che eccedere non è certo salutare, per le usuali gare su strada fino ad arrivare alla mezza maratona sembra che non esistano limitazioni, tanto che non è infrequente trovare runner che gareggiano ogni settimana. In teoria, la risposta dipende dall’età atletica del runner e dalla distanza. Più la vita atletica del runner è lunga e più può gareggiare su distanze a lui congeniali. Se si corre già da 4 o 5 anni, si possono fare anche decine di gare all’anno purché la distanza sia metabolizzata dal nostro organismo. Può essere molto diverso fare, per esempio, 5 gare di 10 km e 1 maratona oppure 15 gare di 10 km; il primo caso paradossalmente è più rischioso, se il runner è alla sua prima esperienza in maratona o la corre saltuariamente ogni 3-4 anni.
Ogni volta che si allunga la distanza si è a rischio e l’approccio va reso molto graduale (per esempio, correre la prima maratona con il solo obbiettivo di arrivare). Di solito, dopo 3-4 prove su una certa distanza, il corpo la digerisce e allora conta solo la frequenza con cui la si fa.
Un runner “rodato” può, per esempio, correre 15 gare su 10 km, 5 mezze maratone e una maratona all’anno.
Quindi: approccio soft alle prime esperienze su una distanza (non come quelli che corrono la prima maratona subito per fare il tempo), poi, dopo 3-4 esperienze, conta la frequenza.

Più la vita atletica del runner è lunga e più può gareggiare su distanze a lui congeniali.
Quante gare all’anno? La formula
Di seguito una semplice formula a punti per il runner esperto per il quale conta principalmente la frequenza.
Si dà un punteggio alle varie distanze
- 1 ai 5-10 km
- 3 alla mezza
- 9 alla maratona.
Punteggio massimo nell’anno: 40.