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Corsa o body building?

Corsa o body building? Questo sito (che non ha mai nascosto la sua passione per la corsa) non è mai stato tenero con una visione troppo ottimistica del body building, tanto che abbiamo creato una nuova definizione (fat building) per salvare la parte migliore del body building. Il nostro atteggiamento ci è costato decine di lettere di critiche (in alcuni casi anche di insulti) da parte di body builder (o fat builder?) che non accettavano le verità scientifiche che noi proponevamo. A metà strada stanno quegli sportivi o aspiranti tali che vorrebbero praticare sia la corsa sia l’attività con i pesi. Nulla di male, anzi, tanto è vero che potrebbero rientrare fra le fila di coloro che praticano con piacere il gymnasium training. In realtà, la stragrande maggioranza di questi sportivi “misti” (pesi+corsa) ha come sogno nel cassetto quello di avere un fisico come quello dell’immagine che proponiamo. In altri termini, la corsa serve per la salute, i pesi per l’estetica dei muscoli. Cosa vuol dire “avere un’adeguata muscolatura”? Se è per fare il traslocatore o per far colpo sulle donne (peraltro molti uomini non hanno mai avuto bisogno di una grande muscolatura per aver successo in campo femminile; spesso i muscoli sono l’unica plus che l’uomo sa vendere alla donna, ma è ben poca cosa e le donne intelligenti lo capiscono), vero, i pesi servono, ma non servono né al dimagrimento né alla salute.

Il modo giusto – Se un triathleta fa 3 allenamenti alla settimana (uno di nuoto, uno di bici e uno di corsa) può solo illudersi di esserlo, è solo un aspirante sportivo che fa male tre cose. Analogamente, chi vuole abbinare pesi e corsa dovrebbe

  • allenarsi almeno 6 volte alla settimana, almeno 3 con i pesi e almeno 3 con la corsa. Questo perché 1 o 2 allenamenti settimanali per una qualunque disciplina sportiva di fatto non allenano nulla (vedasi low-intensity training). Per esempio chi corre un paio volte alla settimana (diciamo per 20 km complessivi) ha benefici cardiovascolari modesti come è dimostrato dagli esami del sangue, praticamente indistinguibili da quelli di un sedentario, a parità di altre condizioni. L’allenamento misto (pesi e corsa nella stessa seduta) può valere come seduta doppia solo se realisticamente si dedicano almeno 45′ ai pesi e altrettanti alla corsa (tempi di effettivo esercizio), mentre sedute del tipo 20′ di pesi e 20′ di corsa non servono granché. Premesso che i runner che fanno potenziamento non sono soliti allenarsi seriamente dopo l’attività con i pesi perché con i muscoli stanchi gli infortuni sono più probabili, sul piano della prestazione l’allenamento misto è poco efficiente per entrambe le discipline.
  • Avere buone prestazioni con i pesi; cioè avere un fisico scolpito, magro e muscoloso.
  • Avere buone prestazioni nella corsa; si veda l’articolo l’età biologica per avere un parametro di riferimento per la propria età. Così un uomo di 30 anni dovrebbe correre i 10 km in meno di 42′ e una donna della stessa età in meno di 48′

La mia esperienza mi dice che meno del 10% di chi allena pesi e corsa arriva a soddisfare i tre obiettivi sopraccitati; tale percentuale parte da un 15-20% per soggetti fra i 20 e i 30 anni (la giovane età aiuta molto dando quella freschezza che maschera lacune nell’allenamento) fino a praticamente azzerarsi per gli over 50.

Corsa o body building

Corsa o body building?

Il modo sbagliato – Purtroppo cosa accade? Che non avendo letto con attenzione l’articolo Muscoli senza grasso, dopo aver frequentato per mesi la palestra (invero con allenamenti da ottantenni, tipo 3 sedute di un’ora alla settimana, magari 30′ con i pesi e 30′ di corsa rigorosamente lenta) incominciano a mettere su peso, principalmente grasso, compaiono le maniglie dell’amore ecc. A questo punto pensano che il colpevole sia la corsa! Alcuni mi chiedono addirittura se non sia possibile sostituire la corsa con la camminata veloce, gente che ha meno di 30 anni e che sta già pensando come uno zombie.

Evidentemente perché in palestra qualcuno racconta la storiella che l’attività aerobica distrugge i muscoli. A questa panzana è banale rispondere che un qualunque ottocentista a livello nazionale ha un fisico come quello della foto e, per quanto la sua specialità siano gli 800 m, svolge un’attività aerobica che è di gran lunga superiore a quella del nostro aspirante palestrato.

Come seconda considerazione, ammesso e non concesso che la corsa cannibalizzi i muscoli, non può certo essere responsabile del grasso, visto che nessun runner a livelli decenti ha un filo di grasso!

 

L’amara verità

Corsa o body building

L’attività aerobica non distrugge i muscoli

Inutile girarci intorno. Il fisico della foto è frutto solo di una fortunata predisposizione genetica (e di allenamento duro). Notate la differenza fra due comuni situazioni. Se un ragazzo di 25 anni mostra i tempi di un maratoneta a livello nazionale (diciamo 2h15′) a un preparatore atletico dicendogli “io valgo più di 3 ore, voglio arrivare a 2h15′“, l’allenatore risponda con un sorriso e spieghi al ragazzo che non tutti nascono campioni. Il ragazzo capirà. Invece tutti vedono una foto di un fisico scultoreo e pretendono di arrivarci, ovviamente senza nessun aiuto chimico e andando in palestra 3-4 ore al massimo alla settimana.

Diciamo che un comune mortale può avvicinarsi molto a esso se si abbina corsa aerobica e palestra finalizzata alla forza resistente e non alla crescita di volume. Ci vuole però un allenamento professionistico: per farvi capire lo sforzo che ci vuole per arrivarci (più grande quanto meno si è predisposti), leggete l’aneddoto di Simone. Ai quei tempi Simone aveva un fisico come quello della foto sopra (era un ottocentista a livello regionale, 1’53” sugli 800), ma si allenava come un professionista.

Muscoli e donne

In genere due sono i motivi principali che spingono gli uomini a far crescere i loro muscoli: l’ammirazione per la forza fisica e le donne.

Nel primo caso spesso si tratta di soggetti violenti che si illudono di risolvere tutto con la forza oppure, viceversa, di deboli che hanno subito e una volta tanto vogliono mettersi alla pari degli altri (“se sono forte, tanto forte, nella vita sarò altrettanto forte ad affrontare tutti i problemi”).

In realtà ai primi è banale dire che non c’è bisogno di massacranti allenamenti in palestra, basta una 44 Magnum (del resto stiamo parlando con un violento!), non a caso i criminali più feroci le mani non se le sporcano mai. Ai secondi basta far presente, smontando ogni loro illusione, che nelle sfide della vita la forza proprio non serve perché dubito che assicuri una famiglia felice, un bel lavoro ecc. Diventa solo una copertura della loro reale debolezza, della loro fragilità nei confronti del mondo.

Il secondo punto, le donne, è quello che spinge milioni di ragazzi a “cercare di farsi i muscoli”.

Devo dire che da quando ho capito le donne, ho capito la completa inutilità di un fisico scultoreo, convincendomi che molti uomini lo ricercano perché la loro unica arma è quella: non sono brillanti, non hanno un viso esteticamente bello, non sono economicamente messi bene, non sono affettuosi ecc. Spesso hanno poca fortuna con il gentil sesso e allora si illudono che da palestrati tutte le donne cadano ai loro piedi. La realtà è piena di esempi di donne bellissime che stanno con non palestrati, trovando in loro tante altre qualità. Quindi ho sempre pensato che l’uomo che cerca un fisico scultoreo a tutti i costi (ovvio che se ce l’ha è un plus) dimostri la sua pochezza negli altri campi, anche perché, come abbiamo visto, non è affatto facile averlo.

Muscoli e donne

In genere due sono i motivi principali che spingono gli uomini a far crescere i loro muscoli: l’ammirazione per la forza fisica e le donne

 

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